Olimpiadi 2026, accesa la fiamma: Stefania Belmondo prima tedofora

Olimpiadi 2026, atto primo. Perché tutto sarà in Italia, ma la tradizione non si tocca e poco importa che il sacro fuoco della fiaccola sia stato acceso fuori e poi portato dentro le quattro pareti del Museo Archeologico di Olimpia e non si sia svolto tutto all'aperto, causa minaccia di maltempo.

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La Grande Sacerdotessa Estiada, nell'occasione interpretata da Mary Mina, ha consegnato il simbolo olimpico per eccellenza al primo tedoforo. Grecia e Olimpiadi invernali, tradizione quasi zero e così è toccato a Petros Gaidatzis, 25enne canottiere bronzo alle Olimpiadi Estive di Parigi 2024 nel due di coppia pesi leggeri. Ma subito l'Italia si è giocata due carte pesanti, atleti che con i Giochi su neve ghiaccio hanno flirtato spesso, Stefania Belmondo e Armin Zoeggeler, di fatto i primi tedofori azzurri anche se in terra straniera.

All'interno del museo, la neo presidente del CIO Kirsty Coventry, visibilmente emozionata per questa sua prima volta da dirigente, ma anche il presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò insieme al presidente del CONI Luciano Buonfiglio e al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che hanno rappresentato l'Italia.

Per toccarla da vicino dovremo aspettare giovedì prossimo, 4 dicembre, quando la fiaccola arriverà in Quirinale dal Presidente Mattarella. Il giorno successivo, alle ore 11.00, è previsto l’inizio del viaggio dopo una cerimonia ufficiale sul piazzale del Quirinale. E il 6, sempre da Roma il via ufficiale del suo viaggio che toccherà tutto il paese con 10.001 tedofori, famosi o meno. Tra di loro, già subito, Francesco Bagnaia, Jasmine Paolini e Cristiana Girelli.

La Fiamma Olimpica arriverà in Piemonte il 10 gennaio 2026 facendo tappa a Cuneo. Poi il giorno successivo Bra, Alba, Asti, Moncalieri, Stupinigi e Torino. Attorno alle 15:30 dell'11 sarà di fronte allo Stadio Olimpico, dove si trova il braciere del 2006 prima di andare verso Sestriere.