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CALCIO A 5 DI SERIE A

La L84 scrive la storia ed è capolista a fine anno, il presidente Bonaria: «Il primo posto ora non conta, ma ce lo godiamo»

I ragazzi di Diego Rios hanno un ruolino di marcia di nove vittorie, due pareggi e una sconfitta

La L84 scrive la storia ed è capolista a fine anno, il presidente Bonaria: «Il primo posto ora non conta, ma ce lo godiamo»

La L84 festeggia al PalaCatania

Per la prima volta nella sua storia, la L84 ha terminato l’anno al comando della classifica di serie A. La squadra guidata da Diego Rios nella partita conclusiva ha battuto in trasferta per 8-4 la capolista Covei Meta Catania, detentrice degli ultimi due scudetti e l’ha sorpassata al vertice, con un bilancio di nove vittorie, due pareggi e una sola sconfitta.

«Essere in vetta alla graduatoria quasi al giro di boa della regular season - commenta il presidente Lorenzo Bonaria - è la dimostrazione che stiamo facendo un bel lavoro. Ci siamo arrivati nonostante i molti infortuni e la defezione del pivot di riferimento Ton, che da un giorno all’altro ci ha lasciato per giocare la Kings League in Brasile. Se saremo bravi e fortunati nel girone di ritorno, con meno infortuni e con l’aggiunta di un pivot come Ludgero Lopes, anche se avrà bisogno di qualche settimana per tornare in campo, essendo ancora infortunato, potremo continuare a dire la nostra».

Il presidente verdenero Lorenzo Bonaria

I risultati sono la conseguenza di un'evoluzione che prosegue. «Non avremmo saputo mettere Rios - spiega il numero uno verdenero - nella condizione di svolgere il suo compito al meglio, se non fossimo passati attraverso un tecnico come Alfredo Paniccia, che ci ha accompagnato a diventare, da un gruppo di amici, che lavorava bene, una squadra professionale. Il nuovo coach ha aggiunto disciplina, ha un metodo e una regola che valgono per tutti, guarda in faccia allo stesso modo il campione del mondo e il giovane dell’Under 19. Pretende da tutti un impegno sempre ad alto ritmo e questo è lo spirito che deve avere una compagine di alto livello».

La gara a Catania è stata giocata sulle montagne russe: «Fino al 5-0 abbiamo fatto la migliore prestazione della nostra vita, poi la Meta ha recuperato e siamo stati anche fortunati, perché hanno colpito tre legni e sbagliato diverse occasioni da gol. Sul 5-4 gli arbitri hanno concesso un rigore, che, per regolamento, non andava dato, come era capitato a noi a Eboli, perché se il braccio tocca terra non è fallo di mano. Il nostro portiere Lopez ha compiuto un miracolo ed è stata la svolta. Se avessimo subìto quel gol avremmo perso e la sconfitta avrebbe assestato una botta al nostro morale. È andata bene così e ci godiamo il momento».

Il primo posto autorizza la L84 a essere ambiziosa. «Sappiamo che in questo momento della stagione - afferma Bonaria - non conta nulla, però ci fa capire che possiamo competere e daremo il massimo per centrare obiettivi importanti».

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