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Sportegolando

09/02/2020 Milan, Stadium San Siro. Italian Soccer Championship

Zlatan Ibrahimovic (Depositphotos)

ADRENALINA «Il futuro non è ancora pianificato. Vediamo cosa accadrà dopo. Non voglio rimpiangere di aver lasciato il calcio troppo presto perché poi potrei pentirmene per il resto della mia vita. Voglio giocare il più a lungo possibile. La realtà è che giocherò finché non vedrò che qualcuno è più bravo di me. Ecco perché gioco ancora. So che un giorno tutto sarà finito, e succederà quando non avrò più adrenalina. Questo è il problema di ogni calciatore, perché quando giochi a calcio hai continue scariche. E non otterrai mai questa adrenalina facendo qualcos'altro, perché siamo programmati per mangiare l'erba. Ogni giorno facciamo la stessa cosa». Zlatan Ibrahimovic non ha ancora voglia di smettere

DESTINO «Esistono partite segnate, ne ho viste tante e credo nel destino: la palla non entra in nessun modo e quand'è così c'è davvero poco da fare. Italia-Macedonia del Nord rientra nella tipologia perfettamente. La Nazionale ha commesso tanti errori, e il principale è anche il più semplice: bel gioco, giro palla e possesso diventano inutili se non si traducono in reti, Mancini deve essere aiutato, stavolta, dall'intero movimento. Passi importanti, a mio giudizio, sarebbero la riduzione delle squadre e una maggiore attenzione delle società ai calciatori italiani». La ricetta di Marco Tardelli per risollevare il calcio italiano
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