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Sportegolando

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Federico Bernardeschi con la maglia dell'Italia (Depositphotos)

VISIONE «Napoli? Non nasce dal nulla. Ha una programmazione alle spalle che viene da lontano: De Laurentiis sono cinque-sei anni che allestisce una squadra che può lottare per il primo posto. Ha una visione vincente ed è normale che, tenta e ritenta, prima o poi vinci. E lo fai con merito. Potevo restare anche in Italia, con De Laurentiis ho parlato e l’ipotesi Napoli mi avrebbe fatto piacere. In quel 4-3-3 di Spalletti mi sarei trovato a meraviglia: ma ho scelto Toronto perché sono sicuro del livello di questo torneo. La serie A vista dal Canada dà l’impressione di essere in una fase di transizione: il nostro calcio non produce tanti talenti anche perché nei nostri settori giovanili si investe meno che altrove» Federico Bernardeschi non è pentito ma ammira la capolista ALL-IN «Cosa cambierei nel Milan? Farei un mercato diverso. Devono rinforzare la panchina, sono sempre gli stessi e non puoi andare sempre a 2mila all’ora per due anni. Pioli non ha giocatori che entrano e cambiano la partita. Io farei all-in su un centravanti. Ibra e Giroud ormai hanno la loro età e al 60esimo, dopo che ti hanno anche aiutato nel pressing, devi per forza toglierli. Serve uno che allunghi la squadra e segni. È il momento che la società faccia uno sforzo. Dopo aver vinto uno scudetto così, devi mettere dei soldi in più o almeno fare chiarezza» Il futuro dei rossoneri visto da Alessandro Nesta
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