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Ai Ronchiverdi tra fitness, musica e arte

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Mai come nel periodo di privazioni che hanno caratterizzato gli scorsi mesi si è fatto appello alla “resilienza”, termine che indica la capacità di un materiale di assorbire urti senza rompersi e quindi, metaforicamente, l’abilità di un individuo di superare eventi traumatici, di rialzarsi dopo una caduta. Ebbene, mai vocabolo fu più adeguato a descrivere la riapertura al pubblico, lunedì 24, del Club Ronchiverdi di corso Moncalieri. Una realtà che, alla pari di tutte le altre votate al movimento, esce da una estenuante chiusura forzata riformulando la sua stessa attività che d’ora in poi sposa fitness, musica e arte. Sollevare bilancieri ascoltando un concerto dal vivo o buttando l’occhio su una sfilata di moda? Sì: la formula, che ha comportato un ingente investimento e l’inserimento di nuove figure professionali, si chiama Italian Fashion Movement e ha visto gli ampi spazi dell’area fit Ronchiverdi ripensati dallo studio di architettura d’interni parmense Bulgarelli in modo che gli attrezzi ginnici, illuminati da originali fasci di luce, si alternino a divani, poltrone, arredi di lusso e passerelle realizzate per ospitare sia esibizioni musicali dal vivo sia sfilate di moda (le prime in programma? Quelle degli abiti di Carlo Pignatelli e dei capi sportivi Leone). A completare il tutto, un giardino verticale di dodici metri quadrati firmato Moss Trend, azienda leader del settore: «Abbiamo voluto creare un format unico in Italia - spiega Massimo Di Conza, responsabile marketing Ronchiverdi -. Lo sport non deve essere fine se stesso, la palestra può diventare un luogo da vivere in modi diversi anche mentre ci si allena».
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