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LO SHOW

E' Queenmania all'Alfieri
"Così sono diventato Mercury"

Un sabato sera con le atmosfere travolgenti della tribute band

E' Queenmania all'Alfieri"Così sono diventato Mercury"

I componenti della tribute band Queen mania (foto Facebook)

Saranno i baffi che porta proprio come quelli che caratterizzavano il frontman dei Queen; sarà che è da quasi 20 anni che si muove e si veste come lui - «all’inizio - ha dichiarato in un’intervista - mi travestivo da Freddie quand’era Carnevale, poi lo imitavo durante gli spettacoli nei villaggi dove lavoravo come animatore, fino a che un giorno mi chiama un manager da Milano e mi dice che vogliono formare una tribute band dei Queen fatta da professionisti; saranno le doti canore che certo non gli mancano, ma la somiglianza fisica e vocale di Sonny Ensabella, siciliano della provincia di Enna con Freddie Mercury è impressionante. È Sonny Ensabella con la sua tribute band Queenmania protagonista sabato sera (ore 21) al Teatro Alfieri di Torino di “Queenmania Rhapsody”. Sotto la direzione di Daniele Sala lo show farà rivivere la leggenda di una band, che ha scritto la storia del rock. Non è solo un concerto, quello in scena sul palco di piazza Solferino, ma è anche un racconto narrato come se fosse una fiaba - una fiaba scritta da un grande autore come Francesco Freyrie - ; è uno spettacolo nello spettacolo, dove video, musica e favola si intrecciano in un crescendo di emozioni, dagli esordi a “A Night at the Opera”, al Live Aid a Wembley.

Tutto pronto per lo show di sabato sera sul palco del Teatro Alfieri (foto Facebook)

Il tutto affidato a quattro strepitosi musicisti, oltre alla voce di Ensabella, Fabrizio Palermo (basso e voce), Tiziano Giampieri (chitarra e voce), Simone Fortuna (batteria e voce). E il look è proprio quello dei Queen, fatto di costumi stravaganti, di mantelli regali, di piume, di strass. «È vita reale o è fantasia?». Comincia così la canzone manifesto dei Queen, l’azzardo più incredibile della storia della musica rock. C’è dentro di tutto, schegge di hard-rock, pop, glam, l’opera lirica, il Settecento, la teatralità, le ansie esistenziali dell’uomo, i reietti, gli dei e gli inferi. Non ci sono messaggi sociali nelle loro canzoni eppure ancora oggi sono potenti, affascinanti, credibili, per nulla superati dalla realtà. L’arte dei Queen è sempre stata la messa in scena di favola romantica, malinconica, ironica, straziante, gioiosa, sensuale, trasgressiva.

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