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Il lutto

San Salvario piange Daniele Manini, fondò il British Irish Film Fest

Domani 19 dicembre il Baretti aprirà alle 10 in occasione dei funerali

Daniele Manini

Daniele Manini, classe 1971

Addio a Daniele Manini, ricercatore del dipartimento di Informatica dell’Università di Torino ma, soprattutto, ideatore del Biff, il British Irish Film Festival, fondato con gli amici Alessandro Battaglini, Enrico Carignano, Gianluca Monticone e Matteo Fabbri. Gli stessi che da quel maledetto sabato 16 dicembre quando Daniele si è spento all’ospedale Mauriziano a causa di una malattia epatica, non riescono a smettere di piangere a «farsene una ragione».

Avrebbe compiuto 52 anni il prossimo 31 dicembre ma, il tempo è stato tiranno lasciandogli la possibilità, però, di mettere in scena lo scorso ottobre l’edizione 2023 del suo Biff, il festival del cinema di San Salvario. Sì perché è proprio grazie al suo estro, al suo amore infinito verso l’universo anglosassone fatto di rubgy e frasi fatte, che anche il quartiere multietnico di Torino ha potuto vedere nascere nel suo cineteatro, il Baretti (fondato da Davide Livermore), un’eccellenza cinematografica unica nel panorama italiano. Una realtà che oggi deve, più che mai, in nome di Daniele, continuare a vivere. E lo farà a partire da domani mattina alle 10 circa quando, un’ora prima dei funerali che si terranno nella chiesa Santi Pietro e Paolo, le sale del Baretti si spalancheranno sull’omonima via addobbate in stile Biff con le tipiche bandiere, uno striscione, tanta musica e il trailer del festival proposto ininterrottamente.

Hanno scelto di salutare così Daniele Manini i suoi tanti amici di Sansa, il luogo scelto per vivere quando appena ventenne si trasferì in città da Pettenasco, sul lago d’Orta, per iniziare gli studi universitari. Ha riportato qui il calore sano delle amicizie vere che nascono nelle cittadine di provincia, insieme con il suo sapere andare oltre. Immancabili le citazioni inglesi e le riflessioni tipiche di una mente scientifica ma allo stesso tempo colta e sensibile. Chiamava Ginger chi davvero gli era amico, Gingerine le ragazze, era un galantuomo. Il Toro il grande amore. Marilena la donna della sua vita. Daniele lascia la cara mamma Silvana e papà Gaetano. Daniele lascia San Salvario orfana del suo Ginger.

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