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Esposizione

Il martello del dio Thor alla Mole Antonelliana

Al Museo del Cinema la mostra “Movie Icons” con gli oggetti usati nel film cult

Museo del Cinema

Museo del Cinema, il martello di Thor

Un grande martello domina gli spazi esterni della Mole Antonelliana: è una versione gigante (ma c’è anche quello vero, conservato in una teca) di quello che l’attore australiano Chris Hemsworth brandiva nei tanti film del Marvel Cinematic Universe in cui ha interpretato il dio Thor, ed è sicuramente la più spettacolare presenza nella mostra “Movie Icons” che da ieri sera è ospitata al Museo Nazionale del Cinema, un viaggio attraverso oggetti indimenticabili nei blockbuster degli ultimi anni, i film più visti e amati dal pubblico mondiale tra quelli realizzati a Hollywood.


L’idea, spiega il direttore del Museo, Domenico De Gaetano, che l’ha curata insieme a Luca Cableri, è stata quella di «collezionare, tornare agli oggetti, al loro potere di trasmettere significati, emozioni e conoscenza significa anche analizzare e raccontare il backstage del cinema».

La mostra è stata inaugurata alla presenza dei tre volte premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, che hanno tenuto una masterclass sul loro lavoro di scenografi, oltre cinquant’anni di carriera, e hanno ricevuto il premio Stella della Mole. «Siamo felici di tornare a Torino, città in cui abbiamo sempre lavorato bene», ricorda Ferretti, che ha anche curato ai tempi il restyling del Museo Egizio.

In esposizione c’è l’automa di “Hugo Cabret”, uno dei tanti film in cui hanno lavorato con il grande regista Martin Scorsese: «Il mio lavoro riguarda soprattutto gli oggetti - aggiunge Lo Schiavo - che cerco con grande attenzione e creo dopo aver parlato con i registi: pensando a Scorsese, non posso non ricordare la lampada che ricorda un faro in “Shutter Island”, o l’orgoglio di aver ricreato la Hollywood di un secolo fa per “The Aviator”, che ci ha fatto vincere uno dei nostri Oscar».

Da “Lo Squalo” e “Superman” ai film di supereroi e “Men in Black”, gli oggetti sono tanti - non tutti ugualmente iconici, ma questo è anche soggettivo - e costituiscono un percorso che piacerà al tipo di pubblico che il Museo ricerca maggiormente: «Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per provare a replicare il grande successo ottenuto con la mostra su Tim Burton - confida il presidente del Museo, Enzo Ghigo - e crediamo di esserci riusciti: i giovani sono molto interessati a questo tipo di esposizione e siamo certi che torneranno a visitarci con l’entusiasmo che abbiamo visto nei mesi scorsi».

Se l’aspetto curatoriale poteva essere più interessante anche per i cinefili, di sicuro l’esposizione è di grande impatto scenico: presenti tanti oggetti, dalla piuma di “Forrest Gump” alle bacchette magiche di Harry Potter, dal casco degli Stormtrooper di “Guerre stellari” fino a una pallottola di “Matrix”, senza contare le pistole di “Pulp Fiction” e gli oggetti di Indiana Jones che il Museo conserva nella sua collezione e che fanno bella figura sulla rampa della Mole. La mostra resterà visitabile fino al 13 gennaio 2025, nei mesi di luglio e agosto al cinema Massimo verrà organizzata una rassegna dei film che l’hanno ispirata.

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