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Il caso
27 Ottobre 2025 - 16:48
A Torino un fumatore su tre
Si accende una sigaretta mentre il vigile gli stava già facendo la multa: "Non c'è il consenso esplicito". E scatta la seconda sanzione. Succedeva il 12 maggio di quest'anno, quando un agente - rivendicando il diritto a dare un consenso esplicito - fa valere la delibera approvata ad aprile dell'anno scorso dal Consiglio comunale, in modifica del Regolamento di Polizia urbana numero 221. "E' fatto divieto di accendere sigarette ovunque se ci sono persone vicino. Una violazione che si sostanzia, però, solo quando non è presente il consenso esplicito dalle persone entro il raggio di 5 metri dal fumatore. Nel caso dello sfortunato tabagista: l'agente.
Peccato, però, che sia l'unica violazione accertata in ben 18 mesi. A confermarlo è l'assessore alla Sicurezza di Palazzo civico Marco Porcedda questo pomeriggio in Consiglio comunale. "Deve arrivare una segnalazione da chi non ha prestato il proprio consenso e quindi subisce le conseguenze del fumo passivo a meno di cinque metri", spiega. Unica deroga, la presenza di bambini e donne in gravidanza. Anche se, pure in questo caso è necessario che un agente sia lì ad assistere alla scena. Occorrenze, nei fatti, ben poco plausibili.
Negli ultimi mesi, poi, la Città aveva avviato una campagna di sensibilizzazione e informazione con più di mille affissioni in tutta la città e quasi 500 adesivi nei punti di snodo del trasporto pubblico locale, come le pensiline dei mezzi pubblici.
Ma il risultato di un solo verbale in circa 18 mesi la dice lunga, per l'interpellante, il vicecapogruppo vicario di Forza Italia: "O è un successo culturale incredibile, o un flop plateale", l'antifona.
«Una sola sanzione effettuata dal 15 aprile 2024 fino a oggi mi pare molto poco, per una norma che è stata votata dal consiglio comunale – spiega – Se il motivo è che la norma viene pienamente rispettata allora si tratta di un successo culturale, ben altra cosa è se questo è dovuto ai pochi controlli o alla difficoltà di far applicare il divieto. Il punto è che una norma che non viene applicata perde di fatto la sua credibilità, e quindi diventa del tutto inutile", spiega.
Oggi la multa per l'unico - finora - a non rispettare la norma, prevede una sanzione che va dai 25 ai 150 euro, per cui è prevista una riduzione dell’importo a 50 euro nel caso in cui il pagamento venga effettuato entro 60 giorni dalla notifica del verbale.
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