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Il libro in edicola con Torino Cronaca

"La corsa più antica del mondo, Susa-Moncenisio. Storia e personaggi"

Un volume ricco di immagini che ripercorre le vicende della leggendaria gara in salita che si correrà il 20 ottobre

"La corsa più antica del mondo, Susa-Moncenisio. Storia e personaggi"

Un volume ricco di immagini che ripercorre le vicende della leggendaria gara in salita che si correrà il 20 ottobre

La regina della montagna” così Enzo Ferrari definì la Susa-Moncenisio, la corsa automobilistica più antica del mondo, con una storia ultracentenaria che ebbe inizio nel lontano luglio 1902, quando Vincenzo Lancia scrisse per primo il suo nome nell’Albo d’Oro della gara destinata a diventare leggenda.

Con uno stile brillante che unisce il rigore storico all'aneddoto curioso, Marco Canavoso e Demetrio Vilardi, in "La corsa più antica del mondo, Susa-Moncenisio. Storia e personaggi", raccontano le memorabili vicende della cronoscalata dai tempi pionieristici a oggi, con la prefazione di Marino Bartoletti, che, per gentile concessione dell’editore, riportiamo a parte.

La prefazione di Marino Bartoletti

In quanti modi si può raccontare la Storia? Ma quella "vera", quella con la S maiuscola! Lo si può fare anche trattando di macchine (e montagne): anche di corse automobilistiche che sembrano appartenere al passato e invece sono una grande lezione di Futuro. Soprattutto se lo si fa con l'accuratezza, la competenza, lo scrupolo e la passione presenti in questo libro.
Un libro che va guardato in filigrana, perché parlando degli albi d'oro e degli eroi noti e sconosciuti che li hanno arricchiti, parla di vita, di ambizioni, di sogni, di vittorie, di sconfitte e di rinascite. Di fatti che hanno attraversato questo Paese. Di quella genialità, di quella tenacia e di quel progresso che non solo hanno animato una grande crescita sociale, ma che hanno ispirato persino straordinari artisti.
In questo 2023 si è parlato molto di Lucio Dalla e dei suoi 80 anni: Lucio mise in musica, sui versi magici di Roberto Roversi, una descrizione dell'Italia a motore che aderisce perfettamente alla filosofia e all'impulso narrativo del bellissimo (e ricchissimo) volume che avete fra le mani: "Il motore del 2000 sarà bello e lucente...Sarà veloce e silenzioso... Ma seguendo le nostre cognizioni, nessuno ancora sa dire come sarà... L'ipotesi è suggestiva ed anche urgente..."
Già che "urgenza" avevano i folli sognatori che idearono la Susa-Moncenisio? Che "urgenza" hanno avuto gli amici che hanno
voluto cristallizzare una vicenda che parte da una strada napoleonica e arriva a un Domani che è già Oggi? Si chiama Vita! Tutto è Vita se affrontato con amore. E in queste pagine, di amore ce n'è
tantissimo.

Marino Bartoletti

Con particolari riferimenti a piloti, auto e persone, Canavoso e Vilardi tracciano un quadro chiaro e dettagliato della storia della Susa-Moncenisio, dal 1902 al 2023. Grazie anche all'ampio corredo di immagini suggestive, gli autori descrivono in modo approfondito ogni edizione disputata in questo lungo periodo, segnato purtroppo anche da numerose interruzioni, dovute principalmente alle due guerre mondiali e, più recentemente, alla pandemia di COVID-19.

Un ampio capitolo è dedicato alla specialità dello Slalom. Viene evidenziato il ruolo cruciale che lo Slalom ha avuto nel mantenere viva la Susa-Moncenisio anche durante i periodi più difficili, grazie ai suoi costi più contenuti. In questo contesto, il 27 luglio 1986 segna un evento storico: dopo una pausa di 33 anni, i motori tornarono a rombare sul leggendario tracciato. In quell'occasione si svolsero due gare: una di Velocità in Salita e una di Slalom, valida per il Campionato Italiano. Tra i protagonisti si distinse Luigi Barbero, al volante di una Fiat X1/9-Abarth, campione italiano di quell'anno, che tuttavia dovette accontentarsi del secondo posto nello Slalom, vinto a sorpresa da Giampiero Comello con una Fiat X1/9-Dallara. Questo episodio segnò la rinascita della competizione, riportando alla ribalta una gara che, nonostante le lunghe interruzioni, aveva saputo conservare il suo fascino leggendario. Grazie a momenti come questo, la Susa-Moncenisio continuò a scrivere pagine importanti nella storia dell'automobilismo.

Marco Canavoso, segusino e farmacista di professione, ricopre i ruoli di presidente del Comitato Operativo Susa Moncenisio 1902 e vicepresidente dell'ANCAI. La sua carriera politica include un mandato come assessore al Turismo della Città di Susa dal 1975 al 1995 e come consigliere provinciale dal 1995 al 1999. Attualmente, è anche presidente della Consulta dei Consiglieri della Provincia e della Città Metropolitana di Torino.

Demetrio Vilardi, nato a Reggio Calabria e residente a Milano, è laureato in giurisprudenza e ricopre il ruolo di consigliere ANCAI. A suggello della sua passione per l'automobilismo sportivo, ha raccontato in un libro l'epopea delle gare in Calabria.

Il libro "La corsa più antica del mondo, Susa-Moncenisio. Storia e personaggi" è disponibile in tutte le edicole di Torino e provincia in abbinamento a Torino Cronaca a 10,40 euro.

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