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Restyling

Musei Reali cambia tutto: si entrerà anche da corso Regina Margherita 105

Proseguono i lavori che porteranno alla riapertura nel 2026 delle antiche Serre

Musei Reali

Le Serre Reali viste da fuori

L’intervento più rilevante tra quelli inclusi nel “Piano Strategico 2021-2024 dei Musei Reali di Torino” è quello che riguarda le Serre Reali, quei padiglioni dall’architettura neoclassicheggiante, edificati nel 1921, utilizzati fino alla Seconda Guerra Mondiale come luogo di ricovero delle piante ornamentali, adibiti, poi, per mezzo secolo a sede del Museo di Antichità e che ora si apprestano a diventare un nuovo polo dei servizi per il pubblico e per i dipartimenti museali.

Ma i cantieri in corso e di prossimo avvio ai Musei Reali, di cui è stato presentato oggi lo stato di avanzamento, riguardano anche la cancellata su Piazzetta Reale, la Corte d’Onore, il Bastion Verde nei Giardini Reali, l’Armeria Reale fino alle sale di rappresentanza della residenza sabauda e altro ancora. Un imponente lavoro di restauro e riqualificazione da oltre 28 milioni di euro, sostenuti dal Ministero della Cultura, dal Pnrr, da fondazioni bancarie e da iniziative Art Bonus, che ridisegna anche la collocazione urbana di questo complesso museale tra i più grandi d’Europa. A partire dall’apertura di un secondo ingresso in corso Regina Margherita 105. Ciò creerà una sorta di ponte tra il centro storico e la periferia, quella del mercato di Porta Palazzo e dei quartieri di Aurora e Barriera di Milano.

«Questi interventi non rappresentano solo un investimento nel patrimonio culturale, ma un impegno verso la comunità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione - afferma Mario Turetta, direttore uscente dei Musei Reali in seguito alla nomina di Paola d’Agostino -. Il 2025 è un anno di grande trasformazione per i Musei Reali, con cantieri visibili e partecipati, all'insegna della trasparenza e del coinvolgimento del pubblico».

Sono in piena attività e dovrebbero completarsi a fine dicembre i lavori nelle Serre Reali, rinnovati sia nell’architettura, cui sarà restituita l’ariosa spazialità originaria, sia nelle componenti tecnologiche. Il Padiglione di Ponente, quello di Levante e la nuova struttura sorta al posto di quella demolita riapriranno a inizio 2026 con nuovi spazi espositivi e depositi climatizzati, spazi per il ricovero delle piante, un laboratorio di restauro, una hall di accoglienza per il nuovo ingresso da corso Regina Margherita, un auditorium con 120 posti e sale polivalenti. Spazi che potranno essere condivisi con altri soggetti presenti nel territorio, quali le circoscrizioni, l’Università di Torino, associazioni e altri. In corso di attuazione anche i lavori di efficientamento energetico nell’Armeria Reale, attualmente chiusa, mentre è di prossima realizzazione. Il progetto di riqualificazione della Corte d’Onore che vedrà la chiusura del Porticato nel passaggio tra biglietteria, bookshop, aree di accoglienza e scalone di ingresso al Palazzo. Tra i vari interventi nei Giardini Reali si procederà al restauro e alla rifunzionalizzazione dell’antico Bastione cinquecentesco denominato Bastion Verde, mentre verrà restaurata la cancellata di Pelagio Pelagi in Piazzetta Reale con le imponenti statue equestri dei Dioscuri. Al primo piano di Palazzo Reale è in programma il restauro della seconda anticamera dell’Appartamento di rappresentanza, la Sala degli Staffieri.

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