Dagli invitati Vip, alla festa: retroscena di un matrimonio

Era un semplice sì, ma non un sì semplice perché l’attesa è stata molta. Alena Seredova e Alessandro Nasi alla fine hanno avuto la loro cerimonia e la loro festa, gioiosa, chiassosa e contenuta, come era nei programmi.

Sullo sfondo di Noto e dell’elegante masseria che hanno scelto per il ricevimento, questo è un ulteriore passo della loro vita insieme cominciata nel 2015 ma che ora è tale anche davanti alla legge. Il primo passo davanti al sindaco, Corrado Figura, con lo scambio di promesse e anelli. Ma poi anche tutto il resto, molto diverso dalla pomposa cerimonia scelta cinque anni fa nello stesso luogo da Chiara Ferragni e Fedez.

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Hanno cominciato con un giro per il paese su una Fiat 500 spiaggina degli anni ’60, omaggio al marchio italiano e alla Exor di cui Nasi è vice presidente. E hanno continuato nella masseria, insieme ai loro ospiti, circa un centinaio. Tra loro John Elkann, cugino dello sposo, insieme alla moglie Lavinia Borromeo che è stata la prima a farli conoscere e per questo Alena l’ha scelta come sua testimone. Ma anche Giorgio Chiellini e la moglie Carolina Bonistalli, oltre all’ex juventino e granata Angelo Ogbonna con la sua compagna Laura.

Nessuna traccia, come era prevedibile, di Gigi Buffon ma nemmeno di Andrea Agnelli che qualche settimana fa al suo matrimonio non aveva invitato il cugino e la sua futura sposa.
Molti aspettavano di vedere quali abiti avrebbe scelto Alena e lei li ha accontentati con diversi cambi. Prima in bianco, elegante con spacco laterale e scarpe aperte con laccetto alla caviglia e chignon in testa. Poi un abito a fiori dalla foggia antica, capello sciolto e infine in abito lungo per la parte finale della festa, quella con la musica e i balli.

Nella loro vita privata non cambierà nulla, sono famiglia già da molto tempo e continueranno ad esserlo. Manca soltanto la luna di miele, in un posto che possa accontentare la loro voglia di relax ma anche soddisfare le esigenze dei tre figli che hanno età e gusti diversi, come aveva anticipato lei. Poi torneranno a Torino per ricominciare, con una fede in più al dito e la certezza di avere completato un percorso, insieme.