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LA SHOWGIRL E IL TENNISTA

Satta, messaggio a Berrettini
«Vorrei avere un altro figlio»

Sempre esposta, ma con le idee molto chiare soprattutto quando è chiamata a rispondere, come nel tennis

Satta, messaggio a Berrettini«Vorrei avere un altro figlio»

Melissa Satta e Matteo Berrettini

Stanno insieme praticamente da un anno e a lei è tornato il sorriso anche se mai come questa volta la sua storia d’amore è stata sovraesposta. Perché Melissa Satta farebbe volentieri a meno di tutte le polemiche che la accompagnano da quando frequenta Matteo Berrettini e invece ci deve convivere. E quando lui, come succede adesso, non gioca per problemi fisici e quindi non fa risultati, il dito degli haters si punta sulla showgirl.


«Sono una donna esposta – ha confessato a “Belve” - e ogni tanto serve trovare il capro espiatorio. Nella vita di ogni sportivo l’infortunio è difficile da superare. Nel tennis si sottolinea di più e porta queste conseguenze». Tutto questo però non la distoglie dal suo grande progetto di vita insieme al campione romano, nessun dubbio: «Manca sempre qualcosa per definirsi davvero felice. Sono ambiziosa, nel lavoro c’è sempre un qualcosa in più che potrei fare, così come nella vita privata. Magari vorrei avere un altro figlio, ma non è mai il momento giusto se ci pensi. Potrebbe essere sempre il momento giusto».


Intanto c’è Maddox, il figlio nato dal matrimonio con Kevin Prince Boateng, che con Matteo ha instaurato un ottimo rapporto. Lo dimostrano anche le foto pubblicate da “Chi” questa settimana che li mostrano insieme a Montecarlo, dove il tennista vive stabilmente. I due sono in grande sintonia, scherzano e si coccolano a vicenda.


Melissa osserva e pare soddisfatta: «Come madre mi do 10, almeno per l’impegno. Il tatuaggio per Boateng? Ho cancellato tutto, non mi sembrava elegante. L’amore della mia vita? Sposarsi e fare un figlio non si cancella, è stata una bellissima storia», ha spiegato su Rai 2 confermando che questi due uomini le riempiono la vita.


Infine una battuta su chi l’ha preceduta in questo cammino: «Elisabetta Canalis diceva che la imitavo? Siamo quasi di due generazioni diverse... Non c’è mai stata volontà di essere associata, poi ho capito che faceva comodo anche pubblicamente creare questa finta rivalità». Sempre esposta, ma con le idee molto chiare soprattutto quando è chiamata a rispondere, come nel tennis.

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