Dybala, Oriana e la proposta
«Ecco come è nata l’idea...»

La notte stellata di Roma e uno degli angoli più suggestivi, la Fontana di Trevi. La proposta di matrimonio fatta da Paulo Dybala a Oriana Sabatini la settimana scorsa, dopo cinque anni di vita insieme, è uno dei momenti più romantici degli ultimi tempi e adesso conosciamo anche diversi retroscena. L’attaccante argentino infatti ha rivelato alcuni dettagli anche sui prossimi passi, intervistato dal giornalista Gaston Edul, che lavora a TyC Sport e l’ha pubblicata sul suo canale YouTube. Paulo ha spiegato come è nata l’idea della proposta che nella sua testa girava già da un po’ di tempo: «Mi è servito un po’ di tempo per prepararmi perché dovevo pianificarlo. Alcuni nostri amici stavano per venire a Roma, ma ero determinato, volevo farle una sorpresa e per fortuna ci sono riuscito».

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In più, due spettatori speciali, con uno dei due Paulo ci ha vinto anche un Mondiale e sono grandissimi amici: «Morata e Paredes? C’erano anche loro perché avevamo cenato insieme e anche loro erano complici della sorpresa. Sono stati degli attori di lusso. L’unica che non sapeva nulla, ovviamente, era Oriana e, fortunatamente, non ha capito cosa c’era dietro. E noi durante la serata abbiamo lasciato alcuni indizi che non ha mai ricevuto. Ad un certo punto ha iniziato a piovere e le ho detto “Penso che sarà un problema”, ma lei non ha capito.

Stavamo ridendo a crepapelle». Tutto è filato liscio come nei suoi piani anche se fino all’ultimo ha temuto che la sorpresa non andasse in porto: «Il rischio che a cena, qualcuno, potesse rivelare tutto? Sì ma nessuno ci è cascato e lei non poteva mai immaginare che le avrei potuto fare la proposta. I video? Li ha fatti un nostro amico e non li hanno messi subito in rete. Nel rivederli abbiamo riso come pazzi».
Mancano ancora un paio di particolari, ma su quelli non si sbilancia più di tanto: «La data delle nozze? È difficile a causa delle mie competizioni. L’idea è di farlo in Argentina per stare con le nostre famiglie e i nostri amici, ma con la mia carriera è complicato. Io ho fatto il mio, ora lei deve occuparsi dell’organizzazione».