Il pane più buono di Torino si mangia in questi 5 panifici

Davide Longoni, rinomato panettiere milanese, sostiene che il pane, proprio come il vino, debba riflettere il concetto di terroir. Dal forno deve emergere la tipicità, la tradizione e l’unicità del prodotto. Questo approccio sfata molti miti sulla qualità del pane, come la cosiddetta "dittatura degli alveoli" descritta dalla curatrice Annalisa Zordan. Un’alveolatura ampia e ariosa dipende dal tipo di farina utilizzata e dalle tecniche di lavorazione, e non è di per sé indice di qualità. Annalisa Zordan consiglia di usare l’olfatto per riconoscere il buon pane, sottolineando che deve profumare di grano. Questo metodo sensoriale è il più affidabile per distinguere un prodotto di qualità da uno che non lo è.

Qualità e cortesia da Perino Vesco (Fonte Instagram)

La guida "Pane e Panettieri d’Italia 2025" del Gambero Rosso mette in evidenza i migliori panettieri del paese, fornendo una mappa delle eccellenze della panificazione italiana. Tra i premiati, emergono alcune realtà di Torino e provincia, simbolo di qualità e tradizione:

Grano Fornai in fermento, Santena (TO)
Ficini, Torino
Perino Vesco, Torino
Luca Scarcella Il forno dell’angolo, Torino
Spoto bakery Voglia di pane, Torino

Questi panifici rappresentano l’eccellenza della panificazione torinese, con prodotti che rispettano e valorizzano le tradizioni locali. La guida del Gambero Rosso è un omaggio ai panificatori che, con dedizione e passione, riportano in vita le tradizioni, valorizzando i grani locali e offrendo ai consumatori pane di qualità superiore.