Stelle Michelin: Torino a bocca asciutta, anzi, perde tre ristoranti

Non c'è nessuna nuova Stella Michelin che brilla sotto la Mole. A conclusione della cerimonia di premiazione della guida 2025 i conti sono presto fatti. E c'è di più, perdono la stella singola il Gardenia di Caluso, il Ristorantino di Sauze di Cesana e, ovviamente Spazio 7, alla Fondazione Sandretto, chiuso ormai da mesi. 

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A consolare il Piemonte c'è la conferma delle prestigiose tre stelle di Piazza Duomo ad Alba con chef Enrico Crippa e di Villa Crespi ad Orta San Giulio di Antonino Cannavacciulo. In compenso Marco Sacco perde entrambe le stelle per Piccolo Lago sul Lago Maggiore ma tiene la singola a Piano 35 a Torino. Via la Stella anche alla Madernassa di Guarene, e al Tantris di Novara

Il Piemonte perde punti e scivola in quarta posizione nella classifica nazionale con 35 ristoranti (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 30 una Stella), davanti al quinto posto del Veneto con 34 ristoranti Stellati (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 29 una Stella). A salvare la nostra regione in classifica il solito Antonino Cannavacciulo che si prende una nuova Stella.

Buono il primato del Piemonte per i ristoranti Bib Gourmand, ne vanta 31 tra cui i nuovi torinesi Magazzino52 in via Giolitti 52/a e Fratelli Bruzzone – via Maria Vittoria 34/a

La regione con più novità è la Lombardia, 1 due Stelle e 9 una Stella Michelin per un totale di 10 ristoranti. Al secondo posto due regioni con 5 novità monostellate, Campania e Toscana, mentre al terzo posto troviamo l’Emilia-Romagna con 4 novità una Stella Michelin.

L'edizione 2025 si chiude con 14 tre Stelle fra cui il nuovo Giancarlo Perbellini di Verona, 38 Due Stelle e 341 Una Stella.