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Il personaggio pubblico

"Ho amato, ho sofferto, ho vinto": Sabrina Impacciatore, la forza dietro le ferite

Dalla tragedia privata, alla fama internazionale: l'attrice italiana si racconta tra lutti, abusi e rinascita, senza mai perdere la sua autenticità

"Ho amato, ho sofferto, ho vinto": Sabrina Impacciatore, la forza dietro le ferite

Sabrina Impacciatore è molto più che un volto noto della televisione italiana: è una forza creativa che ha attraversato con intensità e coerenza l’evoluzione del mondo dello spettacolo. Dopo l’esordio in Non è la Rai, ha saputo smarcarsi da ruoli preconfezionati per reinventarsi come comica, imitatrice e infine attrice di grande spessore. Le sue imitazioni, raffinate e intelligenti, l’hanno resa unica, mentre la svolta drammatica l’ha consacrata definitivamente.

Con The White Lotus 2 di HBO, Sabrina ottiene una nomination agli Emmy e diventa un volto riconosciuto anche negli Stati Uniti. La sua è una carriera costruita senza compromessi, interpretando ruoli profondi e oscuri, da Santa Veronica in La Passione di Mel Gibson a Io e Napoleone di Virzì, sempre con un’intensità che conquista.

Dietro il successo si nasconde un vissuto doloroso. Sabrina ha perso il compagno in un incidente stradale da giovanissima e ha vissuto una relazione segnata da violenze domestiche. Esperienze traumatiche che ha scelto di raccontare con dignità, trasformando il dolore in consapevolezza e forza. Mai vittima, sempre combattente.

Non si è mai sposata e oggi vive tra Roma e Los Angeles, libera da etichette, coerente con sé stessa. Dopo la fine della relazione con l’attore americano Nick George, continua a scegliere l’autenticità come bussola. A 57 anni, Sabrina Impacciatore è un esempio di resilienza femminile e di successo costruito senza rinunciare a essere vera.

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