Annalisa, la festa è vicina: «Io quel giorno piangerò»

Un nuovo singolo nel quale ribalta molti dei concetti legati alla storia nei rapporti tra uomo e donna ed è già in testa a tutte le classifiche. Un tour che partirà il prossimo novembre e il 13 dicembre arriverà anche alla Inalpi Arena di Torino. Ma anche una data che aspetta con una certa ansia. Perché Annalisa il 5 agosto prossimo taglierà il traguardo dei 40 anni. E al settimanale Grazia confessa che non sarà un compleanno banale.

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«Quel giorno lì mi chiuderò in casa e piangerò lacrime amare». Detto questo però, con la maturitàlato sensuale, quello che nei primi anni di carriera dopo essere stata lanciata da “Amici” era rimasto a lungo nascosto.

«Su questo sono sempre stata un po’ bloccata, non ho mai vissuto con facilità la mia sensualità. Giocare con il mio lato più sexy è un processo, non ancora semplice per me, ma mi sto impegnando. Oggi mi piaccio di più, mi diverto a giocare con le mie immagini più intriganti. Prima facevo più fatica, forse perché a 20 anni ne dimostravo 12. Rispetto alle mie compagne, con un corpo già femminile, ero in ritardo: mi prendevano in giro».

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Oggi che è apprezzatissima, sia dal pubblico che dalle colleghe, ma anche imitatissima, l’artista savonese si scopre matura. Ma non ha paura di confessare che nonostante tutto le sue insicurezze non sono sparite. Ecco cosa teme e la tiene viva: «I miei limiti: più che spaventarmi, mi fanno sentire sul filo del rasoio. Essere cosciente dei propri limiti dovrebbe essere una forza, ma non riesco a considerarla sempre tale. Per esempio, sono più brava a scrivere una strofa, che a dire in quattro parole quello che penso di qualcuno».

Nell’estate di due anni fa ha sposato Francesco Muglia. Oggi non cambierebbe nulla nel loro rapporto: «L’aspetto più prezioso è aiutarci, confrontarci, fare squadra. Francesco è un grande sostegno in tutto, sia nelle dinamiche familiari, sia in quelle lavorative. Magari a volte litighiamo, perché non andiamo sempre d’accordo, non abbiamo sempre le stesse visioni, però serve».