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La competizione

La pizza parla tutte le lingue del mondo: oltre 500 pizzaiuoli in gara per il titolo

Dal 3 al 5 giugno Napoli ospita il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo: 12 categorie e una nuova sfida “Pizza e Vino”

La pizza parla tutte le lingue del mondo: oltre 500 pizzaiuoli in gara per il titolo

Napoli si prepara a diventare il cuore pulsante dell’arte bianca: dal 3 al 5 giugno accoglierà la 22esima edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo. L’evento, tra i più attesi del settore, riunirà oltre 500 maestri pizzaiuoli provenienti da più di 100 Paesi di Europa, Asia e America. In programma per il 5 giugno, la competizione vedrà contendersi il titolo iridato in ben 12 categorie.

“È l’unico campionato che può definirsi davvero mondiale – sottolinea Antimo Caputo, Ceo di Mulino Caputo – perché le sue tappe toccano tutti i continenti. Il nostro impegno dura tutto l’anno.” Le selezioni preliminari nei Paesi d’origine hanno portato in finale i migliori professionisti, pronti a sfidarsi nella patria della pizza.

A Napoli i pizzaiuoli porteranno esperienze, tecniche e visioni diverse. “I giovani sono quelli che sperimentano di più: propongono impasti con cornicioni spinti e croccanti, ma la pizza tradizionale continua a godere di grande prestigio – afferma Caputo –. La pizza, come Napoli, è varia, inclusiva, piena di vita e in costante evoluzione.”

L’edizione di quest’anno introduce una nuova categoria: l’abbinamento “Pizza e Vino”, che arricchisce la competizione portando a dodici le sezioni in gara. Un segnale dell’attenzione sempre maggiore verso l’armonia tra impasto e calice, tra cucina e cultura enologica. Tra i partecipanti ci saranno pizzaiuoli da ogni angolo del pianeta: dal Giappone alla Corea, da Taiwan alla Thailandia, dalla Cina alla Svizzera, fino a Germania, Brasile, Argentina, Stati Uniti, Nuova Zelanda e molti altri. Una vera e propria festa globale della pizza, con Napoli protagonista assoluta.

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