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Dietro le quinte

Johnny Depp contro tutti: “Trattato come un colpevole, usato dal MeToo come un manichino”

L’attore torna a parlare del periodo più buio della sua carriera: “Mi hanno voltato le spalle, anche gli amici più stretti”

Johnny Depp contro tutti: “Trattato come un colpevole, usato dal MeToo come un manichino”

Johnny Depp

Dopo il chiacchierato e intricato processo che lo imputava di abusi sull'ex moglie, Johnny Depp torna a parlare del calvario che ha vissuto, tra l'allontanamento di amici e le accuse mosse da vecchi collaboratori.

Tutto ha avuto inizio con il divorzio tra lui e Amber Heard, conosciuta sul set di "The Rum Diary", girato nel 2011. I due si erano sposati nel 2015, separandosi definitivamente nel 2017. Da lì il percorso processuale ha visto emergere presunti episodi di violenza e maltrattamenti, che sono sfociati per entrambi nella perdita di reputazione e contratti lavorativi.

L'industria cinematografica ha voltato sin da subito le spalle al vecchio Jack Sparrow, che ha recentemente dichiarato la solitudine attraversata in quel periodo. Racconta di tre amici in particolare da cui si è sentito trattato come un colpevole, amici intimi che frequentavano casa sua e la sua famiglia. Si paragona anche a un manichino manipolato e strumentalizzato dal movimento MeToo, che più volte ha preso le parti dell'attrice. Depp si è sempre dichiarato innocente, nonostante le accuse mosse dalla sua ex manager Tracey Jacobs che, licenziata nel 2016, ha messo un carico da novanta su una situazione già delicata. La collaboratrice dell'attore ha parlato di una mancanza di professionalità che lo avrebbe condotto all'allontanamento dalle scene.

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