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Lo studio
10 Luglio 2025 - 19:10
La ricerca sull'impatto del riposo sulla salute continua a rivelare sorprese. È ben noto che un sonno di qualità – adeguato per durata, regolare e privo di interruzioni – è fondamentale per prevenire numerose patologie e mantenere il benessere psicofisico. Un sonno disturbato, infatti, è collegato a problemi di attenzione, calo della produttività e sbalzi d'umore nel breve termine, mentre a lungo termine aumenta il rischio di malattie cardiometaboliche, neurodegenerative e persino gravi disturbi mentali. Ora, un nuovo studio getta luce su un fattore finora sottovalutato: l'alimentazione, in particolare i latticini, come potenziale causa di incubi.
Un gruppo di scienziati dell'Università di Montreal ha condotto una ricerca su oltre 1.000 studenti, analizzando la qualità del loro riposo, le abitudini alimentari e la percezione di eventuali connessioni tra i due aspetti. I risultati hanno evidenziato una forte correlazione tra incubi notturni e intolleranza al lattosio, suggerendo che i dolori addominali o il gonfiore che si manifestano durante la notte possano interferire con i sogni.
"La gravità degli incubi è strettamente legata all'intolleranza al lattosio e ad altre allergie alimentari", afferma il Dott. Tore Nielsen, dell'Università di Montreal e autore principale dello studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology. "Queste nuove evidenze suggeriscono che modificare le abitudini alimentari di chi soffre di alcune sensibilità può ridurre gli incubi. Potrebbero anche spiegare perché molte persone incolpano i latticini per i brutti sogni".
La maggior parte dei partecipanti che collegavano un cattivo riposo all'alimentazione indicava come principali responsabili i dolci, i cibi piccanti e, appunto, i latticini. Sebbene solo una piccola percentuale (5,5%) degli intervistati ritenesse che ciò che mangiava influenzasse il contenuto dei sogni, molti tra questi segnalavano che dolci e latticini rendevano i sogni più agitati o strani.
Confrontando i dati sulle intolleranze alimentari con quelli su incubi e qualità del sonno, i ricercatori hanno riscontrato che l'intolleranza al lattosio era associata a sintomi gastrointestinali, incubi e una cattiva qualità del sonno. Il consumo di latticini, infatti, potrebbe attivare disturbi digestivi notturni, e il conseguente disagio influenzare negativamente i sogni e il riposo. "Gli incubi sono peggiori nelle persone intolleranti al lattosio che soffrono di sintomi gastrointestinali gravi e il cui sonno viene alterato", spiega Nielsen, aggiungendo che gli incubi, soprattutto se frequenti, possono essere molto disturbanti, svegliando le persone nel cuore della notte in uno stato di malessere.
I risultati dello studio evidenziano anche una possibile sottodiagnosi dell'intolleranza al lattosio, nonostante i progressi degli ultimi anni e una maggiore consapevolezza sul problema. Si tratta di una condizione che provoca sintomi vari e sgradevoli, legati all'incapacità dell'intestino tenue di digerire il lattosio. Questi includono dolore, gonfiore, nausea, flatulenza, crampi o diarrea.
Essere consapevoli di soffrire di questa intolleranza – legata a uno zucchero presente nel latte e nei suoi derivati come il formaggio – è essenziale per migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto. Come suggerisce la ricerca canadese, il suo impatto può estendersi anche ad aspetti fondamentali come il riposo notturno, offrendo una nuova prospettiva su come un'alimentazione consapevole possa contribuire a sogni più sereni.
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