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A Falciano del Massico non si potrà più “morire illegalmente"

Dopo oltre dieci anni di attesa, il piccolo comune del casertano costruirà il suo primo cimitero

A Falciano del Massico non si potrà più “morire illegalmente"

Nel 2012 un’ordinanza firmata dal sindaco Giulio Cesare Fava impose ai cittadini di Falciano del Massico di non morire. Un atto provocatorio, ma regolarmente protocollato e tuttora formalmente in vigore. Diceva: «Con decorrenza immediata e per quanto nelle possibilità di ciascuno, è fatto divieto ai cittadini residenti nel comune di Falciano del Massico o comunque di passaggio per il territorio comunale, di oltrepassare il confine della vita terrena per andare nell’aldilà». Da allora, quasi 600 persone hanno “violato” quella norma assurda, che nei prossimi mesi sarà finalmente superata dai fatti: inizieranno i lavori per la costruzione del primo cimitero comunale.

Falciano del Massico è un comune di poco più di 3.000 abitanti in provincia di Caserta. È amministrativamente autonomo dal 1964, quando si separò da Carinola, ma da allora non ha mai avuto un proprio cimitero. Le persone decedute vengono ancora oggi tumulate nel cimitero di San Lorenzo, nella frazione Casanova del comune originario. Nel tempo, però, i loculi disponibili sono finiti, e già nel 2012 l’allora sindaco Fava era costretto a cercare soluzioni altrove. L’ordinanza, surreale nella forma ma drammatica nella sostanza, fu la risposta a un’emergenza concreta. E il problema non si è mai risolto: «Quando muore qualcuno capita che debba muovermi in prima persona. Chiamo qualche collega per chiedere se hanno disponibilità di loculi», racconta oggi Erasmo Fava, attuale sindaco.

Gli abitanti del paese chiedono da decenni una soluzione stabile. Tuttavia, lo studio di un nuovo cimitero ha subito continui rallentamenti, legati sia a scelte politiche che a lungaggini burocratiche. Un primo progetto è stato abbandonato, un secondo è stato contestato legalmente, e solo nel 2021 si è arrivati a una versione definitiva, presentata dall’attuale amministrazione. Da allora, ci sono voluti altri quattro anni per ottenere approvazioni, chiudere il progetto definitivo e reperire le risorse economiche. Il traguardo sembra ora finalmente vicino: lo scorso aprile è stato aggiudicato l’appalto e si attende solo la firma del contratto per aprire il cantiere.

Il nuovo cimitero verrà costruito accanto a quello di San Lorenzo, al confine tra i due comuni e il costo complessivo dell’opera è di circa 2,5 milioni di euro, coperti attraverso fondi comunali e altri contributi.
Secondo il sindaco, si tratta del progetto più importante di tutta la storia di Falciano del Massico. E non si fatica a crederlo, considerando l’eccezionalità della situazione vissuta per oltre mezzo secolo.

Se i lavori partiranno nei tempi previsti, ovvero settembre, entro il 2026 i cittadini potranno finalmente contare su un cimitero nel proprio comune. E potrà finalmente essere archiviata l’ordinanza che, per quanto paradossale, ha rappresentato a lungo la misura di un’urgenza ignorata: non sarà più necessario morire altrove.

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