Coma_Cose, matrimonio finito
«Ognuno per la propria strada»

«L’addio non è una possibilità» cantavano tre anni fa i Coma_Cose, al secolo Fausto Lama e Francesca Mesiano, a Sanremo. Oggi invece è una certezza: lo confermano loro mettendo fine al matrimonio e alle illazioni che si inseguivano da mesi. In particolare da quando erano spuntate foto di lei su una spiaggia della Liguria mentre baciava un altro uomo. Il tour estivo era comunque andato avanti, a metà luglio si erano anche esibiti con successo ad Asti, ma successivamente avevano annullato diverse tappe.

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Oggi sappiamo che c’era soltanto un motivo, quello che hanno spiegato nel post che mette fine alla loro storia professionale prima e amorosa poi, cominciata nel 2016. Hanno scelto Instagram per comunicare che la loro unione, celebrata ufficialmente con il matrimonio civile un anno fa nella Sala degli Specchi di Palazzo Reale a Milano, è finita. «Ebbene sì… Fausto e Francesca si sono lasciati. È stata una decisione unanime maturata negli ultimi mesi, in cui abbiamo preferito mantenere la questione privata per metabolizzarla e rispettare tutti i vari impegni. La verità è che non ci siamo mai fermati in questi anni e abbiamo dato troppe cose per scontate: la grande sinergia lavorativa pian piano ha cannibalizzato la vita privata, che si è inevitabilmente consumata e spenta, e più si avvicinava la data da noi pensata per congelare il progetto Coma_Cose e riprenderci del tempo per noi, più abbiamo capito che ormai eravamo solo una coppia sul palco e non c’era proprio più nulla da riprendere», hanno scritto.

Non rinnegano comunque nulla di quello che hanno passato: «Sono stati 10 anni strepitosi, un sogno a occhi aperti che ci ha portato a conoscere persone, luoghi e situazioni che non avremmo nemmeno potuto immaginare. L’Amore si trasforma ed è stato così anche per il nostro: saremo sempre qualcosa di speciale e irripetibile. Ora però è tempo di camminare da soli, ognuno per la sua strada e ritrovare noi stessi con la malinconia che si ha quando ci si lascia, ma con la consapevolezza di un mondo nuovo che ci si spalanca davanti».