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L'iniziativa
09 Dicembre 2025 - 13:55
Si è concluso il 10 dicembre 2025 il percorso istituzionale e civico di sedici giorni dedicati alla tutela dei diritti fondamentali. Il periodo, iniziato il 25 novembre (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne), trova il suo culmine nella Giornata internazionale dei diritti umani, che ricorda l'adozione della Dichiarazione Universale da parte delle Nazioni Unite nel 1948. Un testo che sancisce diritti inalienabili per ogni persona, senza distinzioni di razza, sesso, religione, lingua, opinione o status.
La Commissione regionale per le pari opportunità (CRPO) del Piemonte ha voluto celebrare questa ricorrenza rilanciando la Dichiarazione Universale, sia in italiano che in inglese, con un forte messaggio di inclusione rivolto soprattutto alle nuove generazioni, unendo la memoria storica all'impegno attuale.
Il punto di partenza è l’Articolo 1: “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. Riflettere su questo principio, insieme a quello di non discriminazione di cui parla l'Articolo 2, è essenziale per rafforzare l’accesso ai diritti fondamentali, dal lavoro alla partecipazione civica, in particolare per le donne e le ragazze.
La CRPO sottolinea come la riflessione sui diritti umani non possa prescindere dal ruolo femminile. Se da un lato i progressi per l’eliminazione delle discriminazioni sono evidenti, dall’altro la strada resta in salita.
Come presidio istituzionale che collega territori, scuole e associazioni, la CRPO ha lanciato un forte appello alla mobilitazione civica, invitando la cittadinanza, e in particolare le scuole, a diffondere la Dichiarazione Universale tra gli studenti, a leggerla in classe e a portarla negli spazi pubblici e nei luoghi di lavoro.
"Partecipare a incontri e dibattiti, informarsi, fare rete: sono gesti semplici che accorciano le distanze tra principi e realtà," conclude il messaggio della CRPO, ricordando quanto la collettività e la riflessione comune possano fare la differenza.
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