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Il fatto
31 Dicembre 2025 - 12:20
Il passaggio dal 2025 al 2026 non durerà le consuete 24 ore, ma ben 26, a causa della posizione della linea di cambio data internazionale.
Le celebrazioni inizieranno all’atollo di Kiritimati, conosciuto anche come Isola di Natale, nell’Oceano Pacifico centrale. Scoperta dal capitano Cook il 25 dicembre 1777, Kiritimati è l’insediamento abitato più a est del pianeta, anticipando di due fusi orari la linea di cambio data. Così, quando in Italia saranno le 23 del 30 dicembre, sull’isola si brinderà già al nuovo anno. Anche città celebri come Sydney, che da tempo si autodefinisce “capitale mondiale del Capodanno”, dovranno attendere altre quattro ore prima di dare il via ai fuochi d’artificio.
La linea internazionale del cambio data, che segue un percorso a zig-zag tra nord e sud e si discosta dal 180° meridiano, ingloba diverse aree, tra cui Kiritimati, le Samoa e Tonga. Viaggiando verso sud-ovest per circa 2.500 chilometri da Kiritimati, si arriva alla Samoa Americana, ultima regione a dare il benvenuto al 2026, 26 ore dopo l’inizio dei festeggiamenti. Le Samoa indipendenti celebrano il nuovo anno 24 ore dopo Kiritimati, mentre Tutuila, l’isola più occidentale delle Samoa Americane, segna l’ultima mezzanotte globale insieme a Midway e Hawaii, completando così il giro del mondo.
Tra i Paesi con più Capodanni consecutivi spicca la Russia, che si estende dall’enclave baltica di Kaliningrad fino alla penisola della Chukotka sullo stretto di Bering, coprendo 11 fusi orari. Proprio a causa della linea di cambio data, le regioni di Chukotka e l’Alaska, pur distanti pochi chilometri, festeggiano il nuovo anno a un giorno di distanza.
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