"Il tragico incidente del 23 maggio 2021 sulla funivia Stresa-Mottarone è una grande ferita per il Paese. Desidero quindi esprimere nuovamente il profondo cordoglio del Governo nei confronti dei familiari delle vittime". Con queste parole il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha iniziato l’informativa in Aula alla Camera sul tragico incidente verificatori sulla funivia Stresa-Mottarone il 23 maggio scorso. Tutta l’Assemblea di Montecitorio si è unita al cordoglio espresso con un lungo applauso.
Il Ministro ha ricordato che sono il corso le indagini della magistratura per accertare l’esatta dinamica dell’incidente e le relativa cause e "le strutture del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili stanno fornendo e forniranno tutte le necessarie informazioni". Nella stessa giornata di domenica 23 maggio il Ministro Giovannini ha spiegato di aver promosso la costituzione di una Commissione ispettiva del Ministero con il compito di "individuare le cause tecniche e organizzative" che hanno provocato il gravissimo incidente. Il Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Ministero ha firmato durante la stessa giornata il decreto istitutivo della Commissione di esperti. Nel suo dettagliato intervento il Ministro ha sottolineato come i soccorsi, intervenuti prontamente, siano stati caratterizzati dalla "tempestività e dalla totale collaborazione di tutti gli enti".
La Commissione del Ministero istituita svolgerà approfondimenti specifici, che si aggiungono agli accertamenti della Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime, organismo investigativo indipendente previsto dalla normativa europea. La Direzione Generale ha già avviato un’inchiesta finalizzata ad accertare le cause dirette e indirette dell’incidente e a individuare le azioni più opportune per evitare il rischio di ripetersi di eventi analoghi, fermo restando l’accertamento delle eventuali responsabilità, di esclusiva competenza della magistratura.
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Nel suo intervento il Ministro ha illustrato le caratteristiche dell’impianto e la normativa vigente sui controlli. "Sono previsti in capo all’esercente l’esecuzione di ispezioni annuali, di controlli giornalieri, settimanali e mensili. In caso di interruzione per periodi superiori a un mese, qual è quella determinata dall’emergenza sanitaria in corso, prima della ripresa del servizio è necessaria l’effettuazione da parte del gestore di specifici controlli. Ricordo anche che – ha concluso il Ministro - il Governo ha sempre escluso la possibilità di estendere tout court la durata della fine-vita tecnica degli impianti in ragione del fermo da Covid-19".
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