l'editoriale
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05 Agosto 2021 - 08:27
E alla fine sono arrivati anche i pompieri. E’ successo in piena notte, dopo le telefonate dei residenti di zona preoccupati. Nel mirino, le ormai famose “vele” installate attorno allo stadio Filadelfia. Una squadra dei vigili del fuoco è arrivata sul posto, per fare una prima verifica ai teloni. E’ la prima volta, ma forse non sarà l’ultima, specie se arriveranno i temporali. I teloni, però, non verranno tolti, almeno fino alla fine della stagione, con buona pace degli abitanti di via Filadelfia, via Tunisi e via Spano. Le vele della discordia, secondo i residenti, hanno due problemi. Il primo è estetico, in quanto impediscono di vedere le colline. Il secondo, che sarebbe più grave, è invece legato alla sicurezza. Sono infatti bastati pochi giorni di vento, e di piogge non certo memorabili, per sballottare in maniera pericolosa i teloni installati al “Fila”.
Chi abita in zona assicura che, prima o poi, «quei teloni cadranno giù, e se sotto ci sarà qualcuno avremo un morto». A volerli è stato Ivan Juric, nuovo allenatore del Toro, per evitare che qualcuno possa spiare gli allenamenti. L’installazione è stata avallata dal Torino, «senza mai consultarci - afferma Domenico Beccaria, membro del cda della Fondazione Stadio Filadelfia - ed è stata una forzatura, oltre che una soluzione scellerata». Le vele sono fissate su due lati ma libere nella parte inferiore, per cui basta un soffio di vento per farle svolazzare. Inoltre, sono costate circa 200mila euro e si tratterebbe pure di una soluzione-tampone, perché alla fine dell’anno, per consolidare la struttura in acciaio, bisognerà spendere altri 600mila euro. Gli abitanti del quartiere, riunitisi l’altro giorno al bar Fragole&Barbera, si sono già mossi raccogliendo le firme e faranno anche un esposto. Da non escludere anche proteste colorite come quella dei lenzuoli ai balconi. La richiesta, è una sola: ammainare le vele.
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