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Ritardi e partenze anticipate: i mal di pancia della navetta

navetta 46 villaretto gn

Transita solo ogni mezz’ora e, a volte, si presenta alla fermata con pesanti anticipi o ritardi (anche di venti minuti). Al Villaretto la questione della navetta numero 46 bis, gestita dalla Bus Company, sembra tutt’altro che risolta. Così i cittadini, che si sentono nuovamente abbandonati, sono tornati a protestare chiedendo un potenziamento del servizio trasporti. «Dopo le 21 - racconta Roberta Braiato, consigliera di Torino Bellissima in Circoscrizione 6 -, qui siamo tutti isolati. Se non hai una macchina non puoi muoverti dal quartiere. I ragazzi usano le torce per camminare sul marciapiede e non rischiare di essere investiti».

Ad oggi il 46, che non passa più nel quartiere Falchera da qualche anno, percorre la tratta compresa tra il capolinea della stazione Stura e il Comune di Borgaro. Effettuando nel mezzo tre fermate al Villaretto. «Peccato che i tempi di percorrenza non vengano mai rispettati» conclude Braiato. Un grosso problema per le persone che si recano a lavoro con i mezzi pubblici, e che rischiano così di arrivare in ritardo. Ma anche un disagio per chi, tornando al proprio domicilio, rischia di perdere l’ultimo bus utile. Da qui l’ipotesi - ancora da discutere - di prolungare la linea 50 del Gtt, il cui attuale percorso è ospedale San Giovanni Bosco-Falchera. Linea sottoutilizzata. «Con la pandemia - ha raccontato il consigliere del M5S, Fabio Cambai -, il 50 arrivava fino in via Bertola. Quindi non è così insensato pensare a un suo prolungamento. Migliorando, allo stesso tempo, le tempistiche della navetta». Il problema verrà trattato in una ennesima commissione con Gtt. «Dove sarebbe opportuno - conclude il coordinatore all’Urbanistica della Circoscrizione 6, Enrico Scagliotti -, coinvolgere oltre ai cittadini anche il Comune di Borgaro. In modo che ognuno, in questa annosa storia, faccia la sua parte».

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