l'editoriale
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20 Maggio 2022 - 08:20
Cinque anni fa ha chiuso la cartoleria, due anni fa il tabaccaio e un altro negozio si è spostato in corso Orbassano. Pure la pizzeria Domino’s si è arresa. E via Nallino è sempre più un deserto, una distesa di serrande abbassate a cui a breve se ne aggiungeranno altre due. Racconta Enzo Auciello: «Oggi ho incassato 17 euro, sono entrate tre persone. Ma ci sono giorni in cui non entra nessuno». Dodici anni fa Enzo ha aperto la lavanderia automatica grazie a FaciliTo, progetto di social innovation del Comune. Il lavoro andava bene, poi è arrivato il Covid. «Tanti clienti arrivavano da Beinasco, Orbassano. Non venivano più per le restrizioni, da allora le cose hanno iniziato ad andare male. Se va avanti così, a dicembre chiudo». E con lui chiuderà anche la parrucchiera, perché il negozio è di proprietà della moglie di Enzo, Mary, insegnante. Che parla così: «Io e mio marito abbiamo creduto tanto in questa via. Ma adesso abbiamo perso le speranze. In tutti questi anni - conclude - non è cambiato nulla. A fine anno ne andiamo anche noi, e ci dispiace tanto».
Se le loro due attività lasceranno, in via Nallino resterebbero solo il Caf e una panetteria. Il tutto di fronte a uno dei complessi Atc più problematici, quello di via Poma e via Scarsellini, dove si contano numerose occupazioni abusive. Caso portato ancora una volta all’attenzione della Circoscrizione Due, questa volta da Domenico Angelino, FdI: «Le condizioni qui sono sempre più critiche, tra abusivi, masserizie, ed è spuntata anche una tenda da campeggio nei cortili. Per chi occupa serve il Daspo esecutivo. Il quartiere - afferma - ha bisogno di riprendere una vita normale». Il Comune fa sapere che ci sarà un rilancio col Pnrr: 440mila euro per il mercato di piazza Don Grioli e 420mila per quello di via Nitti. Per i negozi, invece, non è previsto nulla, e la desertificazione commerciale continua.
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