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Niente pulizie nel condominio. E così ci pensano gli inquilini

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Scope, secchielli, stracci. A fare le pulizie, sono i residenti. I condomini che abitano in via Pianezza 161, in un palazzo del Comune, e che ora hanno raccolto le firme per protestare contro le pulizie che, a detta loro, verrebbero fatte in modo sommario. Racconta il signor Franco Mattina: «Fino a gennaio avevamo una ditta che svolgeva attività di pulizia nello stabile e nessuno si lamentava. Ora quell’impresa non c’è più, arrivano dei ragazzi a pulire al pomeriggio, ma puliscono solamente l’androne. Scale, finestre e ascensori sono sporchi». In effetti è sufficiente passare la mano sui mancorrenti per vedere la polvere, o scrutare negli angoli per scorgere ragnatele.

Nello stabile, dieci piani per 116 alloggi, i condomini hanno deciso di pulirsi tutto da soli. «Non vogliamo vivere nella sporcizia, così ci organizziamo e facciamo le pulizie. Ma così non va bene - lamenta una signora - perché non spetta a noi ed è una fatica perché molti inquilini sono anziani. E le pulizie le paghiamo comunque, circa 18 euro a famiglia». Il mese scorso, gli inquilini hanno mandato una lettera all’area Patrimonio del Comune, per protestare contro la nuova ditta di pulizie.

Sporcizia che, tra l’altro, non è nemmeno l’unico problema nel palazzo di via Pianezza. “I citofoni non funzionano. Suonare all’interno”, c’è scritto su un biglietto affisso al cancello. Le pulsantiere, quindi, sono fuori combattimento. «Da un anno circa», fa i conti una signora. Salendo le scale, si incontrano solo condomini arrabbiati: «Ci hanno abbandonati, Viviamo nella sporcizia, e paghiamo lo stesso».

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