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Villaretto, Falchera e Vallette: le periferie in balia dei rifiuti

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Telecamere, controlli, persino cittadini detective che tentano di fotografare camion che di notte invadono le vie più sconosciute per scaricare immondizia e macerie edili. Eppure il dramma delle discariche - nonostante gli interventi della Città, non ultimo quello di strada Bellacomba - continua a essere all’ordine del giorno. In primis in periferia. Il viaggio comincia al Villaretto, in un’area della Città tra la direttissima per Caselle e la Tangenziale che da 3 anni toglie il sonno ai cittadini.

Un altro ecomostro è in strada Villaretto a Borgaro, una via privata. I proprietari, a seguito dell’ordinanza inviata dal Comune, hanno fatto ricorso al Tar. A Falchera c’è via Toce, ripulita qualche mese fa e ora preda delle roulotte. «Costerà molto sanificare queste aree - spiega la coordinatrice all’Ambiente della 6, Giulia Zaccaro -. Serve assolutamente investire in 3-4 videocamere mobili, per dare un segnale forte e veloce in periferia nord dove siamo, purtroppo, i più afflitti dal fenomeno».

Ma anche a Torino sud non si scherza. Ad esempio in strada Castello di Mirafiori, alle spalle del Robaldo. Qui, in una discesa sterrata, lontano da occhi indiscreti periodicamente si forma una discarica. Gomme, sacchi carichi di bottiglie di vetro, persino coperture in eternit. Un fenomeno già denunciato un anno fa sulle pagine del nostro giornale, che per un po’ sembrava essere stato debellato. Purtroppo non è così, perché gli incivili ci sono sempre. E lo stesso avviene in zona Gerbido, alle spalle del cimitero Parco. In questo caso, senza alcun rispetto per i nostri cari defunti.

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