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18 Ottobre 2022 - 07:57
Al dolore, si aggiunge il fastidio della burocrazia. Mancanza di personale e un picco considerevole di decessi estivi hanno mandato in tilt gli uffici comunali deputati a emettere i certificati di morte. Al momento, i torinesi devono aspettare in media 25 giorni. «La situazione di disagio ha avuto origine nei mesi di luglio e agosto 2022, quando, a fronte di un considerevole aumento del numero di decessi legato all’ondata di caldo, l’ufficio si è trovato in una situazione contingente di difficoltà operativa dovuto alla concomitanza tra l’ordinaria turnazione del personale per ferie e il verificarsi di tre casi di assenza prolungata per Covid» spiega l’assessore ai Servizi Anagrafici, Francesco Tresso, interpellato in consiglio comunale da Pino Iannò (Gruppo Misto).
In media, a settimana, gli uffici si trovavano a dover gestire 250 decessi. Mentre, tra luglio e agosto il dato è salito sopra le 300 unità, raggiungendo, nella settimana tra il 25 e il 31 luglio, il picco di 416 decessi. «Pur comprendendo i disagi e le legittime esigenze dei cittadini, nel momento doloroso della perdita di un congiunto, così come dei professionisti e degli operatori del settore, è doveroso sottolineare come anche in tale difficile frangente l’ufficio sia riuscito, tranne in qualche caso di decessi a domicilio, a rispettare il termine procedurale dei 33 giorni tra decesso e redazione dell’atto» sottolinea Tresso e assicura che «a partire settembre e con il graduale rientro a una situazione di ordinaria funzionalità dell’ufficio, è stato avviato un percorso volto a riportare la tempistica degli atti di morte nel termine standard di 15/20 giorni dal decesso».
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