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«Uccisa per due cani». S’indaga per l’omicidio dell’ex modella a Pavia

Polina
Suicidio o incidente? No, omicidio volontario: Polina Kochelenko, 35enne torinese, è stata uccisa. A distanza di quasi due anni dalla morte, ora anche la procura di Pavia lavora su questa ipotesi di reato: «Noi non abbiamo mai creduto a nessuna delle ipotesi alternative: adesso speriamo che si faccia giustizia e si scopra la verità su quello che è successo a Polina» stringono i pugni la madre, Alla, e la legale che assiste lei e la famiglia, Tiziana Barrella.

Ex modella laureata

Polina è morta il 18 aprile 2021 a Valeggio, piccolo centro della Lomellina, in provincia di Pavia. Ma la sua vita si è svolta tutta fra Torino e provincia: di origine russa, ha vissuto a Nole Canavese con la madre e il compagno di lei (ora la coppia si è trasferita a Lanzo). Ex modella, si era laureata in giurisprudenza e aveva poi conseguito anche un master in Criminologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Aveva sempre avuto la passione per i cani ed era diventata un’addestratrice. Tanto che, dopo aver interrotto una relazione, si è trasferita nelle campagne della Lomellina: a Valeggio, dov’era andata a vivere, poteva contare su un ampio giardino per far scorrazzare gli amici a quattro zampe.

In quel pomeriggio del 16 aprile, guinzagli alla mano, ne aveva portati sei a fare il solito circuito per i campi: una sorta di anello di 5 chilometri, una sorta di anello fra le risaie prima di tornare verso casa. Dove Polina non è mai tornata: due giorni dopo, infatti, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno trovato il suo corpo incastrato nella griglia della chiusa di un canale d’irriga - zione. Lì vicino sono stati trovati i guinzagli, il cellulare, due auricolari e le chiavi di casa: «Erano sistemati in bella vista - fa notare l'avvocato Barrella - Noi pensiamo che siano stati messi in quel modo da qualcuno». E i cani? Quattro sono stati recuperati, due sono scomparsi: «Erano Gaga e Grey, i cuccioli di sette mesi di pastore tedesco, i più preziosi - sottolinea ancora la legale - Se addestrati, potevano arrivare a valere 30mila euro».

Incidente o omicidio

L’autopsia sul cadavere parlava di “morte per annegam en to ”. Anche perché, dall’esame, “non emergono ferite da corpo contundente ma solo da urti”. Per questo, inizialmente, si è parlato di un incidente o di un malore. Tanto che la procura competente aveva presentato richiesta di archiviazione dell’indagine. L’istanza è stata respinta dal giudice per le indagini preliminari, che ha imposto di riaprire l’inchiesta. E ora gli inquirenti di Pavia cercano un assassino. «L'errore iniziale era dovuto al fatto che, nell’ultima telefonata con un amico, Polina aveva detto “Non vedo un cane, lo vado a cercare”. Quindi gli inquirenti hanno pensato a una caduta durante la ricerca. Noi non ci abbiamo mai creduto e abbiamo lottato con le unghie e con i denti per impedire l’archiviazione».

Il movente

Chi potrebbe aver voluto uccidere la 35enne torinese? Risponde ancora l'avvocato Barrella: «Noi non escludiamo nessuna ipotesi, compreso il delitto passionale. Ma il movente economico emerge in modo cristallino: Polina era molto inserita nell’am - biente cinofilo e la scomparsa dei cani più preziosi punta in quella direzione».
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