Roxana ha 24 anni, Georgina, 29. Sono state accoltellate, a distanza di un’ora una dall’altra. La prima nel pied-à-terre preso in affitto in via Trino (Barriera di Milano), l’altra nel suo piccolo appartamento al primo piano di un palazzo di via Biscarra (Mirafiori). Due giovani prostitute romene aggredite con ferocia da un’unica mano, sospettano gli inquirenti e «per un solo motivo». Quando è scattato l’allarme, però, a un ispettore di lungo corso, ancora in servizio alla squadra mobile, sono venuti i brividi, «ho subito pensato a Minghella», il serial killer delle prostitute che in passato ha insanguinato Torino e che ora è in carcere a scontare gli ergastoli a cui è stato condannato.
In procura l’inchiesta è stata affidata ai pm Giulia Rizzo e Paolo Scafi e i due fascicoli penali sono stati unificati. La pista che sembra prevalere è quella della matrice unica, ma nessuno, almeno per ora, spiega quale sia. Sostanzialmente le ipotesi sono due: quella del maniaco sessuale che infierisce e trova piacere nell’affondare la lama del coltello nelle carni di giovani donne e la vendetta del racket delle prostitute contro due ragazze che «non avevano rigato dritto».
La prima a essere stata colpita è Roxana che, ferita in modo superficiale all’addome e alle mani all’interno del suo monolocale dove all’ingresso lo zerbino con la scritta “Love” appare un invito inequivocabile, si è poi recata al San Giovanni Bosco. Al pronto soccorso la ragazza ha dichiarato di «essere caduta dalle scale». Poi, non avendo convinto il medico, che ha chiamato i carabinieri, ha modificato la sua versione: «Sono stata aggredita da due marocchini». In serata la donna è poi stata accompagnata in questura (i due casi sono stati acquisiti per competenza dalla polizia) per un nuovo interrogatorio. Ma nel frattempo i carabinieri già avevano individuato il possibile feritore (si tratterebbe di un nordafricano) i cui dati sono poi stati trasmessi alla squadra mobile che già ieri sera era sulle sue tracce.
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Georgina, invece, secondo il racconto della signora Maria, un’inquilina del palazzo, è stata ferita sull’uscio del suo appartamento: «Qualcuno ha suonato il campanello della porta di casa. Lei ha aperto, era seminuda», ed è stata subito colpita al ventre. La donna ora si trova in prognosi riservata all’ospedale delle Molinette. Ieri in entrambi gli alloggi, la polizia scientifica ha effettuato lunghi e accurati rilievi, giungendo alla conclusione che a colpire (prima in Barriera e poi a Mirafiori) sarebbe stata un’unica persona e, a tale proposito, sarebbero stati raccolti numerosi elementi probatori, compresi i video registrati dalle telecamere di sorveglianza. Oggi il punto investigativo in procura e, verosimilmente, gli arresti.
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