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LA MATERNITA'

Test prenatali gratuiti per le gravidanze a medio rischio in Piemonte

 La legge regionale promossa dalla Lega prevede una copertura triennale di 650mila euro

Donna incinta

Esami prenatali gratuiti per le gravidanze a medio rischio

Esami prenatali gratuiti per le gravidanze a medio rischio. Il Nipt - Non Invasive Prenatal Test - che consiste in un semplice prelievo del sangue diventa così test di secondo livello gratuito per tutte le gestanti che evidenziano un rischio intermedio di patologia cromosomica del feto dopo aver effettuato il test combinato o la translucenza nucale. Il merito è della proposta di legge presentata dal consigliere della Lega Sara Zambaia e approvata dal Consiglio regionale del Piemonte. Il Nipt viene così introdotto nell’Agenda di Gravidanza della Regione Piemonte, indicando al Servizio Sanitario Nazionale la strada per introdurlo nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza. La legge prevede una copertura triennale di 650mila euro.

 

«Quello che è universalmente riconosciuto dalla comunità medica e scientifica come il percorso più precoce e sicuro per individuare patologie cromosomiche del feto oggi diventa ufficialmente test di screening di secondo livello adottato dalla Sanità regionale» spiega Zambaia. Prima dell’approvazione di questa legge, infatti, il Nipt era fornito solo in regime privato e con costi elevati.  In questo modo si eviterà il ricorso a indagini più invasive (come amniocentesi e villocentesi) che possono anche portare al rischio di aborto e si ridurranno le mancate diagnosi date dai falsi negativi. 

Che cos'è il Nipt (Non Invasive Prenatal Test)

Il Nipt è infatti il test con la più alta sensibilità (oltre il 99%) e che meglio può individuare sindromi come quelle di Down, Patau e Edwars. Adottando questo modello, la necessità del ricorso a metodi come l’amniocentesi o la villocentesi si limiterà ad appena il 3,8% dei casi.

«Ricorrendo meno a questi percorsi diagnostici sono evidenti i risparmi che l’introduzione del Nipt garantirà alla Sanità regionale - rimarca ancora Zambaia - Anzi, questa legge vuole anche essere un esempio virtuoso per l’intero Servizio Sanitario, perché capace di generare economie tali da finanziare l’introduzione del Non Invasive Prenatal Test non appena sarà inserito nei Lea nazionali». Verranno inoltre valorizzati gli enti del Terzo Settore che svolgono attività di supporto psicologico alle gestanti e verrà istituito un tavolo scientifico permanente per la valutazione dell’evoluzione dei test di screening e diagnostici.

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