Fermato in auto: «Sono in diretta Instagram con i miei follower»

«Non posso fermarmi, sono in diretta Instagram con i miei follower». Così un giovane automobilista al comandate della polizia municipale di Torino Roberto Mangiardi. «Le giustificazioni quando fermiamo qualcuno che ha commesso un’effrazione sono le più svariate» racconta Mangiardi. «Come il bisogno di recarsi urgentemente a soccorre una persona malata» fa un esempio.

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«Più recentemente ne è capitata una davvero bizzarra - ci racconta il comandante -. Chi era alla guida del veicolo ha dichiarato di non potersi fermare perché in diretta Instagram con i suoi fan. Certamente, una maggiore severità nelle sanzioni può contribuire a ridurre i comportamenti pericolosi ma io credo che, accanto alla repressione, servano informazione e prevenzione, soprattutto tra i più giovani». In questo senso, la polizia municipale di Torino ha attivato un programma di educazione stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado dove gli agenti cercano di adeguare il modo di comunicare e i messaggi per raggiungere la platea cui si rivolgono. In città «la velocità dei veicoli è uno dei fattori di incidentalità maggiori» fa sapere il comandante Mangiardi. «L’eccesso di velocità è la contestazione più diffusa sulle nostre sanzioni, seguita da quelle per mancato rispetto delle indicazioni semaforiche».