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Giallo in tangenziale
29 Settembre 2023 - 01:22
Era parcheggiato all’autogrill, al telefono con la mamma, la sorella e l’amministratore di condominio. All’improvviso ha sentito un colpo. Pensava fosse un pugno, poi ha visto il sangue che gli colava dalla schiena: «Aiuto, mi hanno accoltellato. Sto morendo».
Così un 56enne torinese ha raccontato quello che gli è successo mercoledì mattina, quando è stato pugnalato alle spalle mentre era fermo all’area di servizio Stura sud della tangenziale. Senza motivo, assicura lui. Ma le indagini della Polizia stradale sono ancora in corso.
Di certo lui e la sua famiglia escludono che le coltellate siano arrivate al termine di un litigio, come emerso in un primo momento: «Stavo andando al lavoro e mi ero fermato all’autogrill - ha raccontato Mario agli inquirenti (il nome è di fantasia) - Ero seduto sul mio furgone, al telefono con i miei familiari e l’amministratore di condominio». Il finestrino era abbassato: «Ho sentito un colpo alla schiena, pensavo mi avessero dato un pugno. Invece mi sono reso conto che ero pieno di sangue».
A quel punto il 56enne ha capito che era stato accoltellato, ha aperto di scatto la portiera e ha spintonato l’uomo che lo aveva colpito. Intanto ha urlato al telefono: «Sto morendo», facendo piombare nel panico i familiari che si trovavano al telefono con lui. Poi ha ancora avuto la forza di chiedere aiuto e di rivolgersi al suo aggressore: «Prenditi tutto quello che vuoi».
E’ a questo punto della vicenda che i ricordi di Mario si fanno annebbiati: di certo qualcuno ha sentito le sue urla e ha chiamato i soccorsi, mentre i familiari si mettevano in auto per cercare di raggiungerlo. Ma non sapevano dove fosse e sono riusciti a trovarlo soltanto dopo ore di ricerche, quando ormai era già arrivato in ospedale. Al momento è ancora ricoverato, non è in pericolo di vita ma i medici stanno svolgendo ulteriori esami e accertamenti. Adesso, però, Mario ha paura ed è il primo a domandarsi: chi era quell’uomo? E perché lo ha accoltellato? Lui assicura di non avere nemici e di non avere idea di chi sia il suo aggressore: «Però l’ho visto solo di sfuggita, non credo di poterlo riconoscere».
La Polizia stradale, intervenuta insieme all’ambulanza all’area di servizio, ha cercato di ricostruire grazie ad accertamenti e testimonianze. Poi è riuscita a rintracciare il presunto responsabile dell’aggressione: è un uomo di 49 anni, scappato in auto e fermato a Settimo. Ora è accusato di tentato omicidio.
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