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IL PROGRAMMA
18 Gennaio 2024 - 18:33
L'assessore Chiara Caucino
Il Servizio Civile per combattere il fenomeno delle baby gang? «Sì, anche». A parlare è l’assessore regionale con delega alla Famiglia Chiara Caucino. «Con questo strumento offriamo ai ragazzi la possibilità di dare una mano concreta, di fare la propria parte in maniera ancora più incisiva per il bene della nostra collettività» commenta in occasione della firma del contratto dei primi 52 ragazzi che hanno aderito al Servizio Civile della Regione. Rivolgendosi ai giovani, oltre ad augurare loro buon lavoro, Caucino ha ricordato ancora una volta «l’importanza del volontariato, settore fondamentale, che ogni giorno contribuisce a rendere migliore la nostra società e che ha dato più volte dimostrazione di quanto sia importante e irrinunciabile».
"Devianza giovanile"
Nello specifico, in Piemonte, si è deciso di avviare la sperimentazione delimitandone l'ambito d'azione per far fronte alle criticità presenti sul territorio. «Considerato, infatti, il crescente numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani adulti in spazi pubblici, è emersa la necessità di definire una politica di contrasto delle povertà educative che coinvolga tutti gli ambiti propri delle relazioni giovanili e, come tale, di circoscrivere l'ambito della sperimentazione del Servizio Civile Regionale alla tematica del contrasto al disagio giovanile, declinando la progettazione nella realizzazione di interventi rivolti a minori a rischio di esclusione sociale» spiegano dall’assessorato di Caucino.
Chi partecipa
I 52 volontari sono di età compresa tra i 18 ed i 28 anni compiuti, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado, qualifica professionale o diploma professionale e che non hanno partecipato ad alcun bando di Servizio Civile Universale o di Garanzia Giovani. Svolgeranno un orario settimanale di 25 ore e percepiranno un assegno di natura non retributiva pari a 444 euro mensili, insieme alla copertura assicurativa per i rischi contro gli infortuni e la responsabilità civile.
«Sono molto orgoglioso di questa iniziativa, perché sono convinto che il nuovo Servizio Civile Regionale rappresenti uno strumento innanzitutto utile alla nostra società, che ha bisogno di partecipazione attiva e impegno da parte di tutti, ma anche a voi, che avrete l’occasione di vivere un’esperienza di crescita umana e personale» il commento del presidente della Regione Alberto Cirio.
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