Ammazzato a coltellate vicino al fiume, caccia al killer

L'hanno trovato lungo le sponde dello Stura, ai confini fra Torino e Venaria, tra la ferrovia Torino-Ceres e la Magneti Marelli, dei passanti che hanno segnalato il cadavere di un uomo ai carabinieri. Inizialmente si era pensato a una morte naturale o dovuta al freddo, ma a un esame più attento del cadavere gli uomini del 118 hanno trovato numerose ferite di coltello.

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E' un omicidio, quindi, quello di Margin Wojciechowski, polacco di 43 anni, senza fissa dimora. Il medico legale dell'Asl TO3 ha contato almeno sette fendenti, di cui tre al petto, due alla schiena e due alla gamba. I militari sono impegnati nella ricerca dell'arma e del possibile assassino, che è tuttora a piede libero. Il clochard polacco viveva in una baracca vicino al ponte della ferrovia. Da solo. Baracca che è stata ispezionata dai carabinieri in cerca di indizi utili a ricostruire il delitto.

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La chiamata al 112 è arrivata ieri sera alle 18.30. Pochi minuti prima, il clochard ha telefonato ad alcuni conoscenti e a un paio dei (pochi) vicini delle case attorno per chiedere aiuto. Margin nella baracca poco distante da via Giuseppe Cavallo ci viveva da un paio d'anni. «Lo conoscevo, anche se non troppo bene. Lo vedevo venire a casa con delle borse, non ha mai dato fastidio a nessuno. Chi può averlo ammazzato? Non lo so, non ho idea di che gente frequentasse, anche se parlava molto bene italiano. In questa zona non è mai successo nulla di grave, ora siamo spaventati», racconta Federico Ferrari, vicino di casa.