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VIA TIRRENO

I campi da calcio abbandonati vanno al Cit Turin: «Forte degrado, ripartiamo da zero»

Consegnate le chiavi al presidente dello storico club calcistico dilettantistico di Torino

L'ingresso dell'impianto sportivo di via Tirreno

L'ingresso dell'impianto sportivo di via Tirreno

Nuova vita per l’impianto sportivo di via Tirreno 303. L’altra mattina infatti sono state consegnate le chiavi ad Angelo Frau, storico presidente del Cit Turin Lde che così amplia ulteriormente il proprio polo calcistico. I campi sportivi in zona Santa Rita infatti vanno a sommarsi a quelli già sotto la gestione della storica società calcistica di Torino, e cioè gli impianti del Rapid Torino (via Osoppo 3) e del Borgo Vittoria Cit Turin (via Paolo Veronese 173/A).

Il Cit Turin ha ottenuto la concessione in gestione sociale dell’impianto sportivo comunale per i prossimi 20 anni, anche grsazie alla collaborazione con l’Asd San Paolo Torino, presieduta da Andrea Chinnici, che potrà usufruire della struttura con le proprie squadre. Angelo Frau esprime la propria soddisfazione: «Siamo molto felici di accogliere nel nostro polo sportivo un impianto importante come quello di via Tirreno 303. Rimane un po’ di dispiacere nel constatare come in un solo anno e mezzo di inattività, la struttura abbia subito un così tale stato di abbandono da parte del Comune. Fondamentalmente qui da oggi bisogna ripartire da zero». Andrea Chinnici, presidente dell’Asd San Paolo Torino: «C’è tanto lavoro da fare, questo è innegabile, ma da oggi abbiamo le chiavi della struttura. Siamo pronti a partire con questa nuova avventura». A Frau e al Cit Turin arrivano anche gli auguri di Alessandro Iocola, ex consigliere di circoscrizione e figlio di Agostino Iocola, cui è intitolato il complesso sportivo: «Sono felice di sapere che ora i campi, per i quali mio padre si era molto impegnato, torneranno a essere utilizzabili. So che ci sono molti lavori da fare ma l'importante è che ora tornino belli come prima e che siano gestiti con la saggezza del buon padre di famiglia, ma al riguardo non ho dubbi».

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