Incidente stradale all'incrocio, il presidente dei commercialisti sotto accusa

Si schianta contro una moto con la sua auto: è il 17 giugno 2022 e il soggetto non è un torinese qualunque ma Luca Asvisio, presidente dell'Ordine dei commercialisti. Che ora è al centro di un'indagine della Procura di Torino.

L'incidente è avvenuto all'incrocio fra corso Peschiera e corso Trapani, uno dei tanti incroci di Torino dotati di telecamere Vista Red. Piazzate proprio perché gli scontri sono all'ordine del giorno: nel caso specifico, gli "occhi elettronici" sono serviti agli agenti del Comando territoriale di polizia locale per "immortalare" la targa dell'auto coinvolta nell'impatto, mentre il motociclista veniva soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale Cto. E si è risaliti al conducente, cioè Asvisio: fra le accuse c'è anche quella di essersi allontanato dopo l'impatto.

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Poi, quando la segnalazione degli agenti è arrivata in Procura, il pubblico ministero Paolo Del Grosso ha aperto un'indagine quantomeno per lesioni stradali colpose. Che sta per concludersi mentre la compagnia assicurativa di Asvisio ha già attivato le trattative per un risarcimento che potrebbe spingere il motociclista ferito a ritirare la querela e bloccare l'inchiesta prima di arrivare a un processo.

Contattato telefonicamente, il presidente dell'Ordine si limita a un laconico «è tutto ridicolo: sappiamo perché questa vicenda sia venuta fuori adesso». E cita il fatto che il suo nome sia fra quelli circolati per una nomina ai vertici della Compagnia di San Paolo.

Il legale di Asvisio, Maurizio Riverditi, puntualizza: «Anzitutto il dottor Asvisio non si è sottratto in alcun modo all’accertamento dei fatti, d'altronde nell’immediatezza ha fornito la sua versione». E prosegue: «Si tratta di un fatto procedibile a querela di parte per cui la compagnia assicuratrice di Asvisio aveva già attivato trattative per la definizione di una transazione extraprocessuale, tenuto conto che non vi è certezza né sulla dinamica né sulla sua esclusiva responsabilità».