l'editoriale
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30 Novembre 2019 - 07:55
La sabbia nella clessidra è ormai agli sgoccioli: dalla mezzanotte tra domenica e lunedì il Comune attiverà i primi tre impianti EnVes Evo per le multe automatiche al semaforo, negli incroci tra corso Regina Margherita, corso Potenza e corso Lecce, tra corso Vercelli e corso Novara e tra corso Trapani e corso Peschiera. Una rivoluzione per Torino, quella città che il comandante della municipale Emiliano Bezzon aveva definito (citando Venditti) «una Napoli che va in montagna» in relazione alle nostre cattive abitudini al volante.
Ma per destreggiarci tra i nuovi occhi elettronici che diventeranno 13 entro la prossima primavera, dobbiamo innanzitutto tenere a mente che gli impianti sono omologati solo per sanzionare due tipi di infrazioni: il passaggio con il rosso e il rispetto della linea d’arresto. Tutto ciò che avviene prima della striscia bianca viene registrato dalle telecamere, inviato alla centrale della polizia municipale ma non può essere multato in remoto. In altri termini, se un’automobilista cambia corsia in presenza della linea continua ma prima dell’incrocio, non riceverà a casa il verbale. A meno che non si imbatta in un civich che glielo contesti sul posto.
Linea d’arresto
Di quanto devo superare la linea bianca per essere sanzionato? Basta che il muso dell’auto superi il limite o devo andarci sopra con una ruota? Interrogativi che i vista red sembrano non porsi. Gli impianti EnVes Evo si attivano infatti con il rosso non appena rilevano un movimento. Detto che il codice della strada prevede che il veicolo debba fermarsi prima, se un automobilista inchioda non appena vede attivarsi il semaforo e resta fermo anche oltre la linea, l’impianto non dovrebbe multarlo. Se invece si muove anche solo di 50 centimetri ecco scattare una sanzione che va dai 42 euro (che diventano 29,40 euro se pagati entro 5 giorni) ai 173, con la decurtazione di 2 punti della patente.
Svolta obbligatoria
Nel caso in cui l’automobilista stia percorrendo una corsia regolata da un semaforo per la svolta ma decida comunque di procedere dritto, l’impianto rileverà l’infrazione per il mancato rispetto del rosso. La sanzione prevista dal codice va dai 167 euro (che diventano 116,90 se pagati entro i 5 giorni) ai 666, con la decurtazione di 6 punti sulla patente.
Incrocio trafficato
Non è certo raro impegnare un incrocio con il verde e poi rimanere imbottigliati nel traffico mentre il semaforo diventa rosso. Se il rallentamento non è prevedibile (ad esempio perché c’è stato un incidente), l’automobilista non deve preoccuparsi: l’importante è che l’attraversamento non sia iniziato con un colore diverso dal verde.
Passaggio con il giallo
Il codice della strada parla chiaro: se il semaforo è sul giallo e io impegno comunque l’incrocio, è come se lo facessi con il rosso. E quindi vengo multato. Diverso è se io supero la linea d’arresto con il verde e a metà dell’intersezione il semaforo cambia colore. In questo caso il vista red - e l’operatore della polizia municipale che lo controlla in remoto - non notificherà la multa. Anche perché si avranno comunque quattro secondi di tempo per liberare l’incrocio.
Conto alla rovescia
In vista dell’attivazione, l’onorevole della Lega Elena Maccanti ha sollevato il dubbio che i nuovi impianti non siano a norma perché non sono dotati di un pannello luminoso con il conto alla rovescia da verde a rosso. Un rilievo che il comando della polizia municipale, con il vicecommissario del Radio Mobile Valerio Gualandi, rispedisce al mittente: «Gli impianti sono omologati. Il conto alla rovescia non è previsto, altrimenti il ministero dei Trasporti non avrebbe autorizzato l’accensione».
Le immagini
L’automobilista multato può visionare la sequenza dei fotogrammi che lo riguardano facendo domanda sul sito Internet della polizia municipale, nella sezione www.comune.torino.it/vigiliurbani/sanzioni/visuramulte Lì potrà compilare un modulo inserendo il suo numero Adi (inserito sul verbale in alto a destra) e la targa del veicolo sanzionato.
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