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Il torneo

Carabinieri contro polizia locale. Ma è una partita di calcio per i bambini del Regina Margherita...

Le squadre di Arma, vigili, giornalisti, Inps, Accademia Torino e Ugi si sono sfidate per raccogliere fondi

Carabinieri contro polizia locale. Ma è una partita di calcio per i bambini del Regina Margherita...

Cosa fanno un carabiniere, un vigile urbano e un giornalista su un campo di calcio? Sembra una barzelletta, invece è il riassunto del torneo organizzato dai volontari dell'Ugi (Unione genitori italiani) per raccogliere fondi. Obiettivo, allestire il nuovo Centro riabilitativo multidisciplinare per bambini e ragazzi con patologie oncologiche seguiti dall'ospedale Regina Margherita di Torino.

In tutto sono sei le squadre che si sono sfidate nel campo comunale di via Faccioli 72, a Mirafiori, per il torneo "Giochiamo per Ugi": Carabinieri, Inps, Polizia locale, le ragazze dell'Accademia Torino Calcio, News Team, le ragazze e ragazzi della 100% Ugi Torino. Cinque mini partite a testa: «Abbiamo vinto noi per 3 infortuni a 1» scherza Piero Zabeo, comandante della polizia locale di San Salvario (che partecipato al torneo con aggiunte da altri comandi e del vicario Alessandro Parigini). La vera vittoria è andata, ovviamente, ai ragazzi di 100% Ugi Torino.

 

Il torneo è uno degli eventi benefici che Ugi sta organizzando in questi giorni per raccogliere fondi per un suo grande progetto: trasferire il Centro di riabilitazione funzionale (Ugi 2) in locali nuovi e più ampi, in modo da potenziare i servizi, ampliare il supporto psicologico e allestire uno spazio per l'accoglienza dei genitori di bambini e ragazzi che verranno assistiti, tutti pazienti con patologie oncologiche seguiti dal Regina Margherita.

Al di là delle battute sugli infortuni, il comandante Zabeo rivendica come «la polizia locale cerchi sempre di essere sul territorio e di stare vicino a Casa Ugi, in silenzio e con modestia». Aggiunge il colonnello Andrea Siazzu, il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Torino: «Essere vicini alle persone è la nostra missione ma questo torneo è stata soprattutto un'occasione di divertimento per tutti noi». Poi chiude con una battuta: «Ci spiace che abbiamo battuto tutti tranne i ragazzi di Casa Ugi: si vede che sono davvero i più forti».  

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