Scandaloso Otelma: "La n***a ha perso!"

Lunedì 4 novembre, esattamente alle ore 21, il Divino Otelma (al secolo Marco Amleto Belelli) lo aveva vaticinato: Donald Trump, che lui chiama famigliarmente «Il Teutone», avrebbe vinto le elezioni, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti. E il Divino, al telefono conferma: «Ma è naturale, anzi ovvio. In diretta nel mio canale Twitch dove si celebra tutti i lunedì il Divino Telmashow ho predetto la vittoria del Teutone e la sconfitta di Negrinda. Come dice lei, un vaticinio»

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Kamala Harris lei la chiama Negrinda?
«Certo, è una negra indiana, quindi accorpando i due termini, nessuno dei due è dispregiativo tra l’altro e poi a noi non ce ne frega nulla del politicamente corretto. Quello che a noi interessa è il politicamente veridico, non politicamente corretto e i cittadini italiani possono parlare come cazzo vogliono, ok?»

Una pausa e poi ancora: «Quindi siccome costei, Negrinda è negra, non è né rossa né gialla né verde né bianca, è negra, ed è consapevolmente indiana che è già un salto di qualità notevole perché l’India è una terra di antiche civiltà… io non dico nulla di sgradevole, no?».

Una sconfitta senza ritorno?
«La sua è stata una sconfitta senza ritorno e ormai la sua carriera politica è finita. La sconfitta di Negrinda contro il Teutone. E lei è bene che se ne faccia una ragione. Tra l’altro sarebbe stato veramente grottesco avere questa donnicciola a capo del più potente Stato del mondo. Negrinda, nonostante le sue illusioni e nonostante quello che pensavano certi pseudo giornalisti anche in Italia avrebbe dovuto rendersene conto. Lo avrebbe capito anche l’ultimo scemo del villaggio, che neanche le donne l’avrebbero votata, tranne una ristretta frangia e solo per la questione dell’aborto. Ma quello non è bastato. Noi l’avevamo facilmente capito che non era possibile solo per quella ragione mandare Negrinda alla Casa Bianca»

Ma dove è cominciata la debacle della Harris?
«Negrinda non è stata votata dalla gran parte dei bianchi, dalla maggioranza degli ispanici, ma neppure i negri degli Stati Uniti l’hanno votata. Questa è la cosa interessante. Solo una parte, perché lei non è credibile. Anzi, questa qua nel corso della sua carriera politica ha fatto tutto e il contrario di tutto. È una buffona. Lo era, lo è ed ormai è finita»

Senta, Divino Otelma, abbiamo capito come sia politicamente schierato negli Stati Uniti, ma in Italia, alle ultime elezioni chi ha votato? Lega, Fratelli d’Italia?
«Noi abbiamo votato per un partito del centro-destra. Sosteniamo il centro-destra. L’alternativa non può essere né il Ducepuffo (Matteo Renzi, ndr) che ha tentato di impadronirsi del potere assoluto e noi ci siamo battuti a lungo contro il Ducepuffo, annunciando, quando era al potere, che sarebbe stato defenestrato. E così è stato. L’Italia non può essere salvata neanche dalla donna dei tre passaporti (Elly Schlein ndr), assai inadeguata, e anche meno dall’avvocato Gattamorta (Giuseppe Conte ndr), assolutamente. Lui è la fotocopia dell’impiegato aspirante al potere. Anche lui vorrebbe sicuramente il potere assoluto. E si è messo contro Grillo…»

Dunque in questo contesto salverebbe solo Grillo?
«Noi che abbiamo una certa simpatia per Grillo, lo salveremmo. Perché Grillo ha rappresentato qualcosa di nuovo, era una novità, era l’antipotere, era l’anti corruttela, e tante altre cose. Francamente di fronte a lui Gattamorta è politicamente insignificante. Concludo dicendo che voto il centrodestra perché c’è Giorgia Meloni che è un’idealista ed è meritevole di rispetto».

Scusi Divino Otelma, l’ultima domanda. Qualcuno, probabilmente dei detrattori, sostiene che lei avesse partecipato ad attività fasciste in giovinezza e che ancora adesso, anche utilizzando certi termini...
«Ma questi sono solo cazzi nostri»

Ah, ecco.
«Sono cazzi nostri, non è un segreto per nessuno e anche su Wikipedia lo sanno anche i sassi, che noi quando eravamo al liceo classico Cristoforo Colombo di Genova eravamo il fiduciario della Giovane Italia (il Movimento giovanile del Msi)».

Ah, complimenti!