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Il fatto

Tossici e sbandati si riprendono la piscina Sempione: «Bisogna abbatterla»

Emergenza e degrado: il triste destino della piscina nel cuore del quartiere Barriera di Milano

Tossici e sbandati si riprendono la piscina Sempione

Tossici e sbandati si riprendono la piscina Sempione

Hanno sfondato uno dei cancelli della vecchia piscina Sempione di via Toscanini (l'impianto al coperto, ex Rari Nantes) e poi sono entrati. Riaccendendo, di fatto, i riflettori su uno dei due impianti abbandonati presenti nell'omonimo parco del quartiere Barriera di Milano.
«Ho segnalato alla polizia municipale che si era creato un varco di apertura nell'ex piscina - così la consigliera di Fdi della 6, Verangela Marino -, un tempo molto frequentata da famiglie e bambini. Dopo l'intervento la recinzione è stata completamente abbattuta. Come capogruppo di Fratelli d'Italia ritengo che siamo davanti a una vera e propria emergenza». E in effetti la realtà non è molto distante.
Per le famiglie i problemi del parco sono sempre gli stessi: lo spaccio, il degrado, la prostituzione. E il via vai tra le fabbriche abbandonate e il rudere della piscina. Oggi spogliatoi, trampolini e locali sono inutilizzabili a causa dei cantieri del passante ferroviario che - di fatto - hanno costretto la piscina a chiudere per sempre. Senza mai più possibilità di riaprire.
«Purtroppo - rincara il presidente della 6, Valerio Lomanto -, ancora una volta la Città non ha voluto investire i soldi del Pnrr in questi impianti, fiore all’occhiello della nostra Circoscrizione, riponendo come sempre l’attenzione su tutti quei quartieri dove a qualcuno ha sempre fatto comodo investire». L’appello, ora, è rivolto a un abbattimento.
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