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Torino, il pugile Jacopo Lusci porta a casa la vittoria contro Emiliano Salvini "Voglio il titolo italiano nel 2025"

E c'è l'annuncio al campione nazionale: "Paparo, ti aspetto sul ring"

Torino, il pugile Jacopo Lusci porta a casa la vittoria contro Emiliano Salvini "Voglio il titolo italiano nel 2025"

JACOPO LUSCI CON IL SUO STORICO ALLENATORE, SALVUCCIO CONSOLI

Jacopo "Jack" Lusci è tornato sul ring e ha fatto il suo dovere, battendo Emiliano Salvini in un incontro che non ha solo confermato la sua classe, ma segnato l'inizio di un nuovo capitolo. Il pugile torinese ha in mente un solo obiettivo per il 2025: il titolo italiano. "Cambierò categoria, scenderò nei pesi superpiuma. E voglio affrontare di nuovo Francesco 'Papachenko' Paparo", ha dichiarato con determinazione.

Lusci a fine match con i suoi figli, Liam e Dylan

Paparo e Lusci si sono già incrociati ad aprile, a Milano, nell'evento di Taf (The Art of Fighting), trasmesso in diretta su Dazn. Quella volta, la vittoria andò al campano, ma il match fu un successo mediatico senza precedenti. Ora, a distanza di mesi, Lusci sembra pronto a prendersi la sua rivincita. "Se Paparo accetterà, io ci sarò", ha detto con il sorriso di chi sa che la vendetta è un piatto che va servito freddo. Un passo che, naturalmente, attirerà l’interesse degli sponsor, sempre a caccia di storie di riscatto e ambizione. Salvuccio Consoli, storico allenatore di Lusci, non ha dubbi: "Paparo troverà uno Jacopo completamente diverso, più maturo, più preparato. E lo sa."

Lusci ha vissuto un periodo piuttosto difficile. "È stato un anno particolare per me, tra l'arrivo di Dylan, il mio secondo figlio, e le difficoltà personali", ha ammesso. E questo ha influito sulla preparazione. Ma l’ultimo incontro, vinto contro Salvini, ha mostrato che il pugile torinese ha messo tutto in gioco.

Il match di Salvini è l’ultimo per il pugile romano, che ha deciso di appendere i guantoni al chiodo. E Lusci, che non ha mai nascosto la stima per l’avversario, non ha potuto fare a meno di dedicargli un pensiero speciale al termine dell'incontro: “Per me è stato un onore esserci, nella tua ultima volta sul ring. Grazie per tutte le emozioni che ci hai regalato”. E mentre Salvini si ritira, Lusci guarda avanti, sempre più determinato a scrivere il suo nome nelle pagine più importanti del pugilato italiano.

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