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FESTA DELLA MAMMA

"Mamma, sei il mio eroe". Quando una parola riesce a far sorridere chiunque

Entrare in supermercato di domenica mattina e fermarsi ad osservare le persone: è la festa della mamma...

"Mamma, sei il mio eroe". Quando una parola riesce a far sorridere chiunque

"Mamma sei il mio eroe". Tra i tanti bigliettini appesi al quadro che c'è all'ingresso di un ipermercato (il Carrefour di corso Monte Grappa) questo è quello che ha rapito subito l'attenzione, per lo meno, la mia. Entrare in un ipermercato per comprare al volo qualcosa e imbattersi nelle dediche dei torinesi per le madri, oggi, la festa della mamma. Prevedibile? Forse sì. Come l'albero di Natale a Porta Nuova, il presepio a dicembre tra le vie del centro, la mimosa l'8 marzo... Tuttavia, a fermarsi qualche minuto, a osservare nemmeno da troppo lontano, guarda quanti si avvicinano. Hanno tutti la stessa reazione, sorridono. Mamma è una parola che porta a sorridere. Sorride quel ragazzo trafelato che al supermercato ci è entrato di fretta ma non poteva evitare di fermarsi.

"A mia madre, che ci ha creduto prima che ci credessi io" recita un altro foglietto giallo, scritto con la penna nera. Sorridono quelli che si affrettano a comprare dei fiori, sorridono le donne che hanno il carrello pieno di verdura e detersivi, sorride il papà mano nella mano con quel bambino di un paio d'anni: si avvicina al cartellone e gli fa lo spelling, cinque lettere, come a volergli insegnare a leggere. Il piccolo, di rimando, sgrana gli occhi e poi sorride anche lui. "Mamma è casa". E sorridono le coppie con i passeggini che si guardano con complicità. Si abbassano a leggere con più nostalgia coloro che sorridono, ma solo con le labbra, gli angoli degli occhi verso il basso: il paradosso di chi sarebbe disposto a comprare la Luna, in contanti, bastasse quell'astro a riportarli a qualche anno prima.

La mamma, di mamma ce n'è davvero una sola. E se non serve una data sul calendario a ricordarlo, se la vita frenetica ci porta a entrare in un supermercato di domenica mattina, c'è la certezza che, di fronte a un cartellone con la parola "Mamma" chiunque si senta di doversi fermare, almeno un minuto. A lasciare un pensiero, un ricordo, a leggere quello degli altri. E, comunque stiano le cose, a sorridere. Auguri, Mamme! 

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