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Il fatto

Studente pestato a sangue dal branco con calci, pugni e persino una bottigliata in testa

Un pestaggio selvaggio dopo una lite fuori dalla discoteca Whitemoon. La vittima denuncia in procura.

Studente pestato a sangue dal branco con calci, pugni e persino una bottigliata in testa

Foto di repertorio

Era la notte del 1 giugno 2025 quando, in via Lima, un ragazzo di 24 anni, studente di ingegneria, che stava trascorrendo la serata con un amico, è stato pestato a sangue da un gruppo di persone, una branco, a colpi di calci, pugni e perfino colpito da una bottigliata in testa, per poi finire in ospedale con numerose lesioni e fratture.

Tutto ha avuto inizio fuori dalla discoteca Whitemoon, situata in corso Sebastopoli. Una discussione, nata per motivi apparentemente futili, ha acceso la miccia di una violenza che sarebbe esplosa poco dopo. Le due vittime, lo studente e un suo amico, sono state allontanate dai buttafuori del locale, che hanno deciso di prendere provvedimenti contro di loro piuttosto che contro il gruppo di aggressori.

Dopo essere stati cacciati dalla discoteca, i due giovani si sono allontanati a piedi, ignari del fatto che, a circa un chilometro e mezzo di distanza, erano seguiti dalla stessa compagnia con cui avevano avuto il diverbio. Mentre l'amico è riuscito a fuggire, lo studente è stato raggiunto e colpito con una bottigliata in testa, seguito da una pioggia di calci e pugni. Gli aggressori, pensando fosse in fin di vita, si sono allontanati dal 24enne, e lui in quel momento è riuscito a chiamare i soccorsi.


Trasportato inizialmente all'ospedale Mauriziano, lo studente ha vissuto un altro momento di tensione quando gli addetti alla sicurezza gli hanno consigliato di andarsene, poiché il gruppo degli aggressori si trovava nella stessa sala d'attesa. Alla fine, è stato trasferito all'ospedale Martini, dove i medici hanno emesso una prognosi di 45 giorni, destinata a essere estesa a causa dei danni riportati a uno zigomo e a un polso, che richiederanno interventi chirurgici. La vicenda ha assunto una dimensione legale con la presentazione di un esposto in procura. Gli avvocati Ciricosta e Iacono hanno chiesto l'acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare gli aggressori e chiarire le responsabilità dei buttafuori della discoteca. La polizia, intervenuta sul posto la notte dell'aggressione, aveva identificato tutti i presenti, ma senza prendere provvedimenti immediati.

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