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IL FATTO

Prosciolto il colonnello a processo per concussione

“È un ufficiale dell’Arma, non un boss mafioso”

Prosciolto il colonnello a processo per concussione

Bernardino Vagnoni

“Il mio cliente è un colonnello dei carabinieri, non un boss mafioso”.

Si conclude stamani il processo contro Bernardino Vagnoni, già comandante a Moncalieri, Torino e Asti, accusato di concussione e per cui il pm, Giovanni Caspani, aveva chiesto sei anni.  L’uomo è stato prosciolto “estinzione del reato per avvenuta prescrizione” come precisa il suo legale, Pierpaolo Rivello.

 


Dalle ricostruzioni dell’accusa era emerso come Vagnoni avrebbe presumibilmente commissionato a diverse imprese la costruzione della sua villa sulla collina di Revigliasco.

I fatti risalgono al 2008. Ma il fascicolo è stato aperto solo nel 2020 a seguito di un esposto anonimo. 

“Proprio il fatto che le richieste di pagamento continuassero a pervenire ben oltre i dieci anni dall’inizio della vicenda, proprio questo il fatto su cui abbiamo basato la nostra tesi: se il Vagnoni fosse stato un uomo che incutesse timore, allora, nessuno si sarebbe osato a chiedere ancora soldi”. I fatti, secondo Rivello, erano infatti da discutere in sede civile e non penale.

Il Tribunale ha espresso una riserva di 90 giorni per le motivazioni della sentenza.

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