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le esequie

Il dolore di via Nizza per Jacopo Peretti, chiesa gremita per i funerali del ragazzo

Presente il padre, Paolo Peretti. Il parroco: «Dentro di noi ci sono tristezza e rabbia, ma Jacopo ora è nella pace»

Paolo Peretti accarezza la bara del figlio Jacopo

Paolo Peretti accarezza la bara del figlio Jacopo

Bara bianca, parrocchia di via Nizza gremita, lacrime e commozione questa mattina, martedì 15 luglio, in occasione del funerale di Jacopo Peretti, il 33enne morto nell'esplosione in via Nizza 389, episodio per il quale è stato arrestato Gianni Zippo, 40enne guardia giurata. Alle esequie del 33enne era presente il padre del ragazzo, Paolo Peretti. «Cosa dire di sensato di fronte al non senso. Come trovare pace di fronte al male e all'ingiustizia. Com'è possibile far prevalere il bene quando sembra che il male ci superi. Eppure, noi non abbiamo altro da fare se non fare nostri gli atteggiamenti di Gesù. E siamo riuniti qui, oggi, per accompagnare Jacopo, nonostante tutta la tristezza e la rabbia che possiamo avere dentro, ora dobbiamo pensare a Jacopo nella pace», sono state le parole pronunciate da don Giuseppe Coha, parroco della chiesa Assunzione di Maria Vergine-Lingotto di via Nizza.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre agli amici e i parenti del ragazzo, numerose persone e residenti della zona, che hanno voluto rendere omaggio al giovane rimasto ucciso nel crollo del palazzo. Quando la bara bianca è uscita dalla chiesa c'è stato un lungo applauso. La funzione di Torino, in via Nizza, è stata la prima occasione pubblica per salutare per l'ultima volta Jacopo Peretti. Domani infatti, alle 11, si terrà una seconda cerimonia nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio a Mazzè, comune d'origine del ragazzo, dove il sindaco Marco Formia ha proclamato una giornata di lutto cittadino. 

 

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